Il Napoli si è fermato dopo l'exploit contro la Juventus, il pareggio nel recupero contro la Roma e quello di ieri sera contro l'Udinese arrivato ancora una volta da una situazione di vantaggio. La gara contro i bianconeri aveva consegnato una certezza maggiore al campionato, ma sembra che quella pareggite da cui era affetta la squadra di Thiago Motta abbia infettato gli uomini di Conte.


editoriali
Il Napoli rallenta, ma la strada è tracciata: ora serve una svolta con la Lazio
Il Napoli è calato fisicamente contro Roma e Udinese
—Ciò che maggiormente allarma, però, di questi due match è la poca lucidità, i troppi errori e una pressione che il Napoli non sembra reggere. Infatti, quando è arrivato il momento di premere sull'acceleratore approfittando dei risultati dell'Inter che domenica scorsa ha pareggiato nel derby contro il Milan e che giovedì ha perso il recupero contro la Fiorentina. In queste settimane soprattutto con la delusione per il mercato poco entusiasmante spesso si è gridato "a lupo a lupo" e a forza di farlo, questo è arrivato e gli azzurri sono al secondo sto consecutivo portando a casa solo due punti sui sei disponibili. Due gare in cui, però, c'è una differenza di prestazione; se contro i giallorossi soprattutto nel primo tempo la superiorità è sembrata evidente con il gol di Spinazzola che quasi era sembrato poco, ma con il calo, soprattutto, fisico nel secondo tempo, contro i friulani gli azzurri non hanno mai dato una sensazione di superiorità con la squadra di Runjaic che ha giocato con grande personalità rischiando addirittura di vincere.
LEGGI ANCHE
Mazzocchi protagonista in negativo e un Napoli sottotono
—Il Napoli era riuscito anche ad andare in vantaggio con McTominay, ma si è fatto recuperare subito con un'ingenuità di Juan Jesus che ha rinviato male per Mazzocchi un pallone che Meret aveva chiamato a gran voce. Il secondo tempo non ha avuto il cambio di passo che ci si aspettava con l'Udinese che si è mostrata superiore anche sul piano fisico che fino ad ora è stata l'arma in più degli uomini di Conteche però in questa fase sembrano in calo. Il tecnico ha provato a dare una scossa cambiato tutto l'attacco e richiamando in panchina anche Anguissa che non è stato all'altezza delle sue ultime prestazioni. Poi si è messa anche la sfortuna che ha portato all'infortunio prima di Olivera e Spinazzola che ha costretto il tecnico a puntare su Mazzocchi adattato a sinistra e titolare dopo mesi che ha sofferto già contro la Roma protagonista in negativo sul gol di Angelino. Una gara che il tecnico ha analizzato con lucidità chiedendo tranquillità sottolineando e rivendicando la bontà del lavoro portato avanti fino ad ora, ma che non può non lanciare qualche campanello dall'allarme, perché il secondo tempo contro la Juventus e i risultati favorevoli facevano presagire a qualcosa di diverso e invece da quella sfida del 25 gennaio la pareggite sembra aver colpito Conte e i suoi, mentre la sete di vittoria è entrata in Thiago Motta e co. Contro la Lazio bisognerà invertire rotta, anche perché ci sono due motivazioni la voglia di vendetta contro i biancocelesti e uno scontro diretto sempre più vicino.
A cura di Sara Ghezzi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News
© RIPRODUZIONE RISERVATA