Siamo a novembre, il campionato è cominciato da alcuni mesi ed il Napoli conduce la classifica. I ragazzi di Spalletti hanno dimostrato tutto il loro potenziale, ma tutto ad un tratto l'entusiasmo giunge al termine. La colpa non è della squadra, ma del calendario e forse di chi richiede davvero troppo da questi calciatori. Il prossimo impegno per i partenopei sarà direttamente a gennaio, subito con la sfida all'Inter. Ora non ci resta che attendere e sperare che gli entusiasmi azzurri non stiano per molto tempo a riposo.
editoriali
Vincere due volte in un’annata: questo Napoli multiforme può sconfiggere anche la sosta
L'attesa infinita
Un Napoli così arrembante non si vedeva da anni. Una squadra capace di lottare contro tutti e soprattutto uscirne vincitore in ogni occasione. Le undici vittorie consecutive non sono arrivate per caso. Dietro a tutto ciò è presente l'ottimo lavoro di ogni membro della società, a partire dal tecnico passando per i calciatori fino ad arrivare ai preparatori. Se questo gruppo ha stupito gli amanti di questo sport non occorrono ulteriori spiegazioni. In questo sport esiste la meritocrazia e proprio questa sta premiando gli azzurri. Questi ultimi però son stati costretti a fermare la propria corsa. Le cause le conosciamo tutti e le giustificazioni per il primo Mondiale invernale facciamo fatica a trovarle. Fermare un campionato, in questo preciso momento dell'anno sembra essere la scelta più sbagliata di tutte. Eppure, Napoli ed il Napoli non possono farci assolutamente nulla. Ma quanto dovranno aspettare i tifosi prima di rivedere i propri beniamini in campo? Tanto. L'attesa è lunga ben 49 giorni. Un'eternità per i supporters, ma ancor più per i calciatori che mai hanno affrontato uno stop così lungo. Ciò non è paragonabile alla pandemia da Covid, viste le necessità assolute di bloccare i match. Questa volta a trionfare sono altre persone e non staremo di certo qui a ribadirlo.
Una sosta che boicotta la Serie A
La domanda più gettonata in città è: come tornerà il Napoli dopo la sosta? Non possiamo saperlo. Ovviamente, il rientro sarà difficoltoso per tutti i club mondiali, ma per gli azzurri potrebbe essere diverso. La squadra capitanata da Spalletti ha dimostrato di essere una macchina perfetta, quasi impossibile da fermare, ma il rientro è più ostico del previsto. I calciatori impegnati in Qatar saranno solo cinque, ma pesano come un macigno. Va anche detto che uomini come Osimhen, Kvaratskhelia e tanti altri non prenderanno parte alla competizione (per fortuna andrebbe detto) ma non è questo il punto. La realtà è che questa sosta forzata potrebbe rompere gli equilibri. Bisogna guardare in faccia la realtà ed ammettere che l'insidia più grande è dinanzi ai partenopei. Chi dice il contrario mente, fortemente. Sarà pur vero che i calciatori continueranno la preparazione e forse avranno tempo per ricaricare le energie, ma preparare una partita ogni weekend è un discorso diverso. Il vero problema che il Napoli dovrà affrontare non sarà fisico, ma bensì mentale. Staccare la spina per così tanto potrebbe far male o anzi è quasi certo che lo faccia. In questo preciso attimo entra in gioco Spalletti. Quest'ultimo ha il compito di non distogliere l'attenzione dei suoi ragazzi, ma non perchè bisognerà pensare allo scudetto (quello è un discorso diverso) ma solo perchè mollare la presa dopo tutto ciò potrebbe essere il più grande rammarico di sempre.
Il campionato si vincerà due volte nella stessa annata
Come abbiamo già analizzato in precedenza, quest'annata sembra essere molto simile a quella del Covid. Lo stop è del tutto diverso, ma la sosta comporta le stesse identiche insidie. Va ricordato che nell'annata 2020-2021 la Juventus trionfò per ben due volte: prima a marzo e poi ad agosto. La stessa missione spetta al Napoli e non solo perché ora in testa, i motivi sono ben altri. Il lavoro svolto è eccellente e mandare tutto all'aria sarebbe incredibile. La verità più scomoda è che questo gruppo ha già tracciato la strada per arrivare alla vittoria finale, ma ciò non basta. Quindi, il "blocco" forzato ci insegna solo una cosa. Il club che alzerà al cielo il tricolore sarà il più forte in assoluto e va spiegato il perché. Coloro che godranno della vittoria avranno cominciato al meglio la stagione e soprattutto al rientro in campo avranno dominato in lungo e in largo un campionato tutt'altro che scontato.
Di Giuseppe Ferrara
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