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editoriali

Che questa sia l’edizione definitiva dello splendido, rigenerato Piotr Zielinski

Francesco Casillo

In uno strano incrocio dei destini questa estate avremmo potuto perdere e salutare anche il nostro numero 20 polacco. Sono le 19 di un afoso pomeriggio di luglio e apprendiamo dalla stampa internazionale che il West Ham è pronto a far carte false...

In uno strano incrocio dei destini questa estate avremmo potuto perdere e salutare anche il nostro numero 20 polacco. Sono le 19 di un afoso pomeriggio di luglio e apprendiamo dalla stampa internazionale che il West Ham è pronto a far carte false per acquistare Zielinski. 35 milioni di euro pronti per far vacillare il Napoli e la dirigenza partenopea. Ma il destino di Piotr era diverso. Piotr avrebbe dobuto guidare la ribalta e la parallela rinascita del nuovo Napoli di Spalletti. Arrivano Kvara, Kim, Olivera, Ostigard, Ndombele, Simeone e Raspadori. Vanno via Insigne, Koulibaly, Mertens, Malcuit, Ospina Ghoulam. Cambio generazionale diranno in tanti ma in realtà cambia il modo di giocare del Napoli e la spartizione quasi metodica delle responsabilità nel rettangolo verde. Zielu farà da raccordo non solo grazie alla sua collocazione tattica. Il 20 difatti dovrà insieme a Mario Rui e ad il neo capitano Di Lorenzo, spiegare ai nuovi cosa è il Napoli e Napoli. Quanto i tifosi amandoti possono far sì che il tuo viaggio in terra partenopea sia una vera e propria escalation di emozioni. La rinascita azzurra quindi passerà dalle geometrie di Zielinski e dal suo nuovo ruolo all'interno dello spogliatoio.

Chi rischia di andare troppo lontano può scoprire quanto lontano si può andare

La stagione del Napoli inizia nel migliore dei modi. Primato in campionato ed in Champions. Serie di record acquisiti e calcio sfavillante. La rinascita partenopea però inizia a giugno. Dire addio a veri e propri totem all'interno dello spogliatoio al momento sta dando i suoi frutti. I nuovi stanno mettendo sul rettangolo verde abnegazione e doti tecniche indiscusse. I vecchi, o meglio, coloro che avevano risposto presente al primo Napoli spallettiano, hanno messo a disposizione del gruppo conoscenze e personalità. La stagione passata è stata caratterizzata, nei momenti desolanti, di una continua ricerca di un capro espiatorio. Le colpe quest'anno se tali possiamo definirle sono equamente suddivise. Si gioca, si sbaglia e si vince insieme. DA SQUADRA.

La season 2 del Napoli di Spalletti inizia alla grande in quel di Verona e già lì nella prima partita si nota come Zielinski abbia capito cosa vuol dire esser determinante. Il sistema di gioco azzurro prevede la presenza costante di una sottopunta e chi meglio del 20 polacco può occupare quella casella? Chi nel corso della stagione può legare il gioco con classe e personalità? Certo dobbiamo dirlo, parallelamente al no rifilato al West Ham il Napoli ha acquistato Ndombele, ma per il momento il francese è rilegato ad un semplice ruolo da comprimario. Zielinski titolare inamovibile.

Personalità e voglia di conquistare i tifosi. Reti spettacolari e giocate sopraffine. Illuminanti gli assist da calcio piazzato serviti a Kim con Lazio e Monza. Splendide le due reti in Champions con Liverpool e Ajax. Ma è proprio nella massima competizione europea per club che possiamo notare la rinascita di Zielu. Ricorderemo tutti i due errori consecutivi dal dischetto con i Rangers. Zielinski calcia e per due volte il 40enne McGregor ipnotizza il nativo di Ząbkowice. I due rigori sbagliati però sottolineano come Zielinski sia rinato. Il polacco ha a discapito della passata stagione intrapreso una nuova strada: quella del successo.

E non è da questi particolari che si giudica un calciatore... Zielinski è molto di più e tutti noi lo sappiamo!

Citando la degregoriana leva calcistica del 68 non è certo da questi particolari che si giudica un calciatore. Sbagliare un rigore, in questo caso due, spesso aiuta. Aiuta perché certifica la forza mentale di un gruppo e del singolo elemento valutato. L'anno scorso Piotr dopo alcune, per dirla tutta, parecchie, partite negative, è crollato in una fase di poca concretezza. Pochi sprazzi di gioco e performance al di sotto della sufficienza. Ma quest'anno la storia è cambiata. Crollo emotivo dietro l'angolo dopo il duplice errore in terra scozzese, accantonato e scalciato via con freddezza e lucidità.

Il tutto è certificato dalle statistiche di Zielu nelle seguenti 3 partite, con Milan, Torino ed Ajax. 3 gare da 7 in pagella. Presenze arricchite da un gol ed un assist che sommati ai bonus, "fantacalcisticamente"  parlando, collezionati in precedenza, portano Zielinski, in sole 11 presenze a raggiungere ben 4 reti stagionali e 5 assist. Che sia l'anno della definitiva esplosione del nostro amato Piotr? Per il momento i dati parlano chiaro, andiamo incontro alla miglior stagione da quando nel lontano 2017 Piotr ha indossato per la prima volta i nostri amati colori. Che tutto questo sia solo un inizio e non un punto di arrivo! Auguriamoci che le performance viste fin qui non siano solo sporadiche prove di un'immensa classe. Che tutto ciò sia definitivamente Piotr Zielinski.

 

                                                                                                                                                                        A cura di Francesco Casillo 

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