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NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 07: Piotr Zielinski of SSC Napoli celebrates after scoring their team's fourth goal during the UEFA Champions League group A match between SSC Napoli and Liverpool FC at Stadio Diego Armando Maradona on September 07, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
In uno strano incrocio dei destini questa estate avremmo potuto perdere e salutare anche il nostro numero 20 polacco. Sono le 19 di un afoso pomeriggio di luglio e apprendiamo dalla stampa internazionale che il West Ham è pronto a far carte false per acquistare Zielinski. 35 milioni di euro pronti per far vacillare il Napoli e la dirigenza partenopea. Ma il destino di Piotr era diverso. Piotr avrebbe dobuto guidare la ribalta e la parallela rinascita del nuovo Napoli di Spalletti. Arrivano Kvara, Kim, Olivera, Ostigard, Ndombele, Simeone e Raspadori. Vanno via Insigne, Koulibaly, Mertens, Malcuit, Ospina e Ghoulam. Cambio generazionale diranno in tanti ma in realtà cambia il modo di giocare del Napoli e la spartizione quasi metodica delle responsabilità nel rettangolo verde. Zielu farà da raccordo non solo grazie alla sua collocazione tattica. Il 20 difatti dovrà insieme a Mario Rui e ad il neo capitano Di Lorenzo, spiegare ai nuovi cosa è il Napoli e Napoli. Quanto i tifosi amandoti possono far sì che il tuo viaggio in terra partenopea sia una vera e propria escalation di emozioni. La rinascita azzurra quindi passerà dalle geometrie di Zielinski e dal suo nuovo ruolo all'interno dello spogliatoio.
La stagione del Napoli inizia nel migliore dei modi. Primato in campionato ed in Champions. Serie di record acquisiti e calcio sfavillante. La rinascita partenopea però inizia a giugno. Dire addio a veri e propri totem all'interno dello spogliatoio al momento sta dando i suoi frutti. I nuovi stanno mettendo sul rettangolo verde abnegazione e doti tecniche indiscusse. I vecchi, o meglio, coloro che avevano risposto presente al primo Napoli spallettiano, hanno messo a disposizione del gruppo conoscenze e personalità. La stagione passata è stata caratterizzata, nei momenti desolanti, di una continua ricerca di un capro espiatorio. Le colpe quest'anno se tali possiamo definirle sono equamente suddivise. Si gioca, si sbaglia e si vince insieme. DA SQUADRA.
La season 2 del Napoli di Spalletti inizia alla grande in quel di Verona e già lì nella prima partita si nota come Zielinski abbia capito cosa vuol dire esser determinante. Il sistema di gioco azzurro prevede la presenza costante di una sottopunta e chi meglio del 20 polacco può occupare quella casella? Chi nel corso della stagione può legare il gioco con classe e personalità? Certo dobbiamo dirlo, parallelamente al no rifilato al West Ham il Napoli ha acquistato Ndombele, ma per il momento il francese è rilegato ad un semplice ruolo da comprimario. Zielinski titolare inamovibile.
Personalità e voglia di conquistare i tifosi. Reti spettacolari e giocate sopraffine. Illuminanti gli assist da calcio piazzato serviti a Kim con Lazio e Monza. Splendide le due reti in Champions con Liverpool e Ajax. Ma è proprio nella massima competizione europea per club che possiamo notare la rinascita di Zielu. Ricorderemo tutti i due errori consecutivi dal dischetto con i Rangers. Zielinski calcia e per due volte il 40enne McGregor ipnotizza il nativo di Ząbkowice. I due rigori sbagliati però sottolineano come Zielinski sia rinato. Il polacco ha a discapito della passata stagione intrapreso una nuova strada: quella del successo.
Citando la degregoriana leva calcistica del 68 non è certo da questi particolari che si giudica un calciatore. Sbagliare un rigore, in questo caso due, spesso aiuta. Aiuta perché certifica la forza mentale di un gruppo e del singolo elemento valutato. L'anno scorso Piotr dopo alcune, per dirla tutta, parecchie, partite negative, è crollato in una fase di poca concretezza. Pochi sprazzi di gioco e performance al di sotto della sufficienza. Ma quest'anno la storia è cambiata. Crollo emotivo dietro l'angolo dopo il duplice errore in terra scozzese, accantonato e scalciato via con freddezza e lucidità.
Il tutto è certificato dalle statistiche di Zielu nelle seguenti 3 partite, con Milan, Torino ed Ajax. 3 gare da 7 in pagella. Presenze arricchite da un gol ed un assist che sommati ai bonus, "fantacalcisticamente" parlando, collezionati in precedenza, portano Zielinski, in sole 11 presenze a raggiungere ben 4 reti stagionali e 5 assist. Che sia l'anno della definitiva esplosione del nostro amato Piotr? Per il momento i dati parlano chiaro, andiamo incontro alla miglior stagione da quando nel lontano 2017 Piotr ha indossato per la prima volta i nostri amati colori. Che tutto questo sia solo un inizio e non un punto di arrivo! Auguriamoci che le performance viste fin qui non siano solo sporadiche prove di un'immensa classe. Che tutto ciò sia definitivamente Piotr Zielinski.
A cura di Francesco Casillo
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