Napoli primo in Serie A e in CL: studiamo insieme i numeri degli azzurri
editoriali
Napoli primo in Serie A e Champions: diamo insieme “i numeri”!
Il Napoli di Spalletti va alla pausa nazionali da primo sia in Serie A che nel gruppo A di Champions League
Quando si sta lassù, dopo aver rinnovato la squadra, privandosi dei suoi elementi più rappresentativi e puntando su giovani talenti, non è mai un caso. Onore a Giuntoli e ai suoi collaboratori, per aver regalato a Spalletti forze fresche e di valore, ma onore anche al tecnico di Certaldo, che con i giovani sembra lavorare meglio. Proviamo ad analizzare il Napoli di questo promettente avvio di stagione attraverso i numeri e facciamolo prendendo in considerazione nello specifico due dati che si riferiscono a marcatori ed assistman. Fino a questo momento, per quel che concerne il campionato, il Napoli ha segnato 15 reti in 7 gare, prendendone solo 5. Ha prodotto 5 vittorie e due pareggi (con Fiorentina e Lecce), molto diversi tra loro. 15 gol in sette partite fa una media di due reti a match. Ben 9 i giocatori andati a rete, afferenti a tutti i reparti del Napoli: Kvaratskhelia guida al momento la classifica cannonieri con 4 reti, seguito da Kim, Osimhen e Politano a quota 2 e seguiti da un nutrito gruppone di calciatori che sono andati a rete una volta: Lobotka, Zielinski, Elmas ed i nuovi acquisti Raspadori e Simeone. Questi numeri ci permettono di constatare che, in primis, il gioco del Napoli si conferma votato all’attacco e che è un gioco corale, nel quale tutti riescono a prender parte all’azione offensiva e ad andare a rete. Inoltre, notizie più che positive arrivano dai nuovi innesti: ben 4 hanno inciso in modo netto, andando a rete (Kim, Kvaratskhelia, Raspadori, Simeone). Tempi di adattamento strettissimi, per loro, che stanno mostrando di aver trovato un giusto dialogo con i compagni e di esser diventati perni fondamentali nello spartito tattico di Luciano Spalletti.
Passiamo agli assistmen: anche qui i dati sono piuttosto interessanti. Ben 10 i giocatori che hanno fornito il passaggio vincente al marcatore di turno. A guidare questa classifica, restando sempre in Serie A, Piotr Zielinski, a quota 3 assist. Seguono Anguissa e Mario Rui, autori di due assist ciascuno, e poi il gruppone di calciatori che hanno fornito 1 assist in questo avvio di stagione (Di Lorenzo, Lobotka, Gaetano, Lozano, Politano, Osimhen, Kvaratskhelia). Salta subito all’occhio come i centrocampisti stiano riuscendo molto bene nella fase offensiva, risultando determinanti fino all’ultimo passaggio e sostenendo i compagni schierati nel reparto avanzato. Zielinski su tutti, che illumina il gioco, riuscendo spesso a trovare l’imbeccata giusta per i compagni, atti a farli andare a rete. Le azioni si sviluppano su entrambe le fasce, allargando spesso il gioco in modo da aggirare le arcigne difese avversarie che spesso non lasciano spazi, se si tentano le vie centrali.
Passiamo alla Champions League: due le partite fin qui disputate, ed entrambe vinte, dal Napoli (Liverpool e Rangers, le squadre affrontate). Ottima capitalizzazione offensiva nelle uscite europee, che hanno prodotto ben 7 gol, a fronte dell’unico gol subito. Ad andare in rete, ben 6 giocatori: l’unico a segnare due marcature è stato proprio Zielinski, mentre Anguissa, Ndombele, Politano, Raspadori e Simeone sono andati in gol una volta ciascuno. La coralità suggerita da questi semplici dati mette in evidenza il motivo per il quale il Napoli stia riuscendo a sconfiggere gli avversari, pur senza la sua punta centrale di riferimento, ovvero Victor Osimhen. Il nigeriano offre un contributo importante alla causa azzurra, non solo in termini di marcature ma anche in chiave squisitamente tattica: la sua impressionante velocità spesso costringe le difese avversarie ad inseguirlo, andando in doppia marcatura. Questo favorisce l’apertura di spazi, di cui possono approfittare i suoi compagni.
Passiamo agli assistmen europei: 4 i giocatori che hanno fornito l’ultimo passaggio prima della marcatura (Olivera, Anguissa, Zielinski, Kvaratskhelia). Anche qui vediamo l’ottimo ingresso dei giovani, per nulla intimoriti dall’esordio nella massima competizione europea ed il loro decisivo coinvolgimento nelle azioni da gol.
Prendendo, dunque, in considerazione il semplice dato delle marcature e degli assist, possiamo trarre qualche risposta sul cammino fin qui soddisfacente di un Napoli che, nonostante i tanti nuovi innesti, riesce a macinare gioco e gol, senza esporre il fianco alle difese avversarie. Infatti, come dicevamo in apertura, sono solo 5 le reti subite fin qui in campionato, 1 sola quella subita in Champions League. Difesa solidissima, quella azzurra, nonostante l’addio del suo pilastro fondamentale, Koulibaly, che è stato degnamente sostituito da Kim Min-Jae. Affiatatissima la coppia di centrali con Rrahmani, non hanno deluso nemmeno gli altri difensori chiamati in causa nelle varie uscite del Napoli: Ostigard, Olivera, Juan Jesus si sono fatti trovare pronti quando Spalletti li ha chiamati in causa ed hanno offerto fin qui un ottimo contributo all’esordio convincente del Napoli. Quello apparso ad inizio stagione meno in forma è stato Ndombele, utilizzato però come sostituto di Lobotka, ruolo che non gli si cuce addosso. Quando, di contro, è stato schierato al posto come mezz’ala, ha offerto buone prestazioni, segnando anche una rete europea contro i Rangers.
Si va alla sosta da primi in entrambe le classifiche, ma con la sensazione che la squadra sia concentrata e che non si farà prendere dalle vertigini dovute alla troppa altezza. La classifica, soprattutto in Serie A, è strettissima e siamo solo agli inizi, ma l’idea di base è che – con tutti i giocatori a disposizione – il Napoli potrà davvero mantenere alte, al netto di naturali momenti di down, le proprie aspettative.
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