Tornando al Napoli e al calcio giocato, adesso la situazione si surriscalderà non poco, alla luce del fatto che gli uomini di Conte sono attesi da un filotto di partite molto complesso. Dopo il Lecce, infatti, arriveranno in ordine il Milan, l'Atalanta, l'Inter e la Roma: una sequenza che potrebbe esaltare il Napoli o spingerlo verso le retrovie della lotta scudetto. L'attacco, andando oltre ai freddi numeri, non sembra offrire molte garanzie. Kvaratskhelia non sta certamente brillando, nonostante in questo momento si stia trattando il suo rinnovo di contratto.
Poi c'è Lukaku, che ad una certa età inizia a risentire della stanchezza, come dimostrato dalla prova opaca offerta a Empoli. Inoltre, il Napoli tira davvero poco in porta, al punto che i gol sono il 10% dei tentativi verso lo specchio: una statistica da record che parla della media più alta della Serie A, ma non del tutto positiva. Di contro, la difesa è un vero e proprio muro, capace di reggere in qualsiasi circostanza, anche quando gli avversari caricano a testa bassa. Buongiorno si sta confermando come il difensore italiano più forte in assoluto, mentre Caprile si sta rivelando una delle sorprese più gradite e interessanti.
Il merito è anche e soprattutto di Conte e del suo modulo, capace di trasformarsi in un 4-3-3 puro in fase di ripartenza, così da sfruttare al 100% le capacità di Anguissa e McTominay.
Le dichiarazioni di Conte dopo Empoli
—"Il collettivo ha fatto la differenza". Basta questa frase per far capire che Conte, al netto di tutte le difficoltà, è comunque soddisfatto del lavoro del suo Napoli. Il tecnico intravede infatti i segnali di una squadra in grande crescita, che sta gettando le basi per coltivare ambizioni importanti e dunque anche vittorie. Infine, un elogio verso i tifosi, che stanno dimostrando come sempre la loro vicinanza alla squadra, anche quando le cose non girano come dovrebbero.
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