editoriali

“Ch’assai acquista chi perdendo impara”. Zielinski dove sei?

Ivan Scudieri

Napoli-Fiorentina 2-3. Ancora una sconfitta casalinga per gli azzurri, capaci di dilapidare un patrimonio tra le mura amiche. La classifica dice che ancora tutto è possibile ma bisogna riscattarsi da subito battendo la Roma di Mourinho.

Napoli-Fiorentina 2-3, ma non chiamiamola la maledizione del Maradona. Nominare il nome di D1OS invano potrebbe davvero essere un sacrilegio. La verità è che a sette giornate dal termine di un campionato così incerto come quello attuale, i partenopei avrebbero dovuto asfaltare i gigliati, senza se e senza ma, con tutto il rispetto per la squadra toscana, che è venuta a Napoli a fare la sua partita e l'ha vinta meritatamente. Tanti rimpianti e delusioni da parte di una tifoseria che ancora una volta ha mostrato tutto il sostegno agli azzurri.

Napoli-Fiorentina 2-3, Zielinski e Fabian Ruiz inguardabili

L'assenza di Anguissa è stata senza dubbio la più pesante. Zielinski ha disputato una gara davvero inguardabile e anche Fabian Ruiz, ogni volta che viene chiamato a svolgere un lavoro di copertura, rende la manovra farraginosa e rallenta il gioco. Il solo Lobotka, nonostante l’impegno non è riuscito a contenere la manovra viola. Rramhani, al rientro dalla squalifica, è sembrato distratto e sottotono e forse Juan Jesus, dopo la buona prestazione a Bergamo, avrebbe meritato la conferma accanto a Koulibaly. Zanoli, Mario Rui, Politano, Ospina ai limiti della striminzita sufficienza. Pensare di battere la Fiorentina alla luce di tante prestazioni sottotono sarebbe stato davvero ambizioso. Bene solo Osimhen, Insigne, Mertens e un volenteroso Lozano. Forse Elmas avrebbe meritato un maggiore minutaggio. Ma con il senno di poi è sempre facile esprimere giudizi. Chi non fa non sbaglia, Spalletti  ha fatto le sue scelte e stavolta non gli è andata bene.

In arrivo la Roma, Dries Mertens merita più spazio

Dopo 32 giornate: Milan 68, Inter 66 con una partita in meno e Napoli 66. Qua si gioca al "chi perde" e nel frattempo il Napoli questo scudetto sicuramente non lo sta meritando.  Nonostante questo la matematica dice che è ancora tutto possibile. Sei partite e 18 punti ancora in palio, nel prossimo turno arriva la Roma di Mourinho reduce da 3 vittorie negli ultimi 3 match disputati. Il Napoli intanto, con le tre reti subite dalla Fiorentina, non ha più la miglior difesa del torneo, un segnale non certo positivo per gli azzurri che avevano fatto della solidità difensiva il loro punto di forza. Il patrimonio di punti dilapidato in casa potrà pesare come un macigno sul risultato finale di questo campionato. Gli azzurri non sono più padroni del proprio destino, dovranno sperare in qualche passo falso delle avversarie e contestualmente cercare di portare a casa il massimo risultato possibile facendo attenzione a guardarsi alle spalle da una Juventus sempre più vicina.  L'unica certezza è che Dries Mertens sta dimostrando di meritare più spazio in questo finale di stagione.

L'aforisma

“Ch'assai acquista chi perdendo impara.”Michelangelo