Amarcord

Quando il Napoli contro il Como passò dall’incubo alla gioia in 28 minuti

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il match del 12 febbraio 1989 fu sicuramente il più emozionante fra le due squadre in Serie A al San Paolo

Il Napolivenerdì alle 18.30 al Maradona tornerà ad affrontare uno storico avversario in Serie A: il Como. I lariani mancavano dalla massima serie dal 2003, ma gli azzurri militavano nel campionato cadetto, quindi l'ultimo incontro al San Paolo tra le due formazioni risale addirittura al 12 febbraio 1989, mentre quello del 25 giugno 1989 al Sinigallia contro il Napoli fu l'ultimo match del Como in Serie A prima della promozione del 2002. Per la cronaca, i partenopei vinsero 0-1 con gol di Renica su rigore contro i già retrocessi lariani. Il Napoli contro il Como detiene il record di vittoria più larga nella sua storia in Serie A: un 7-0 (che fa coppia con un 8-1 contro la Pro Patria) del 29 ottobre 1950 nella prima storica stagione dei lombardi nel massimo campionato. Da segnalare che il Napoli ha sempre battuto il Como nelle undici sfide in casa disputate in Serie A.

Amarcord Napoli-Como 1989, quando gli azzurri passarono dall'incubo alla gioia in 28 minuti

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Il suddetto match del 12 febbraio 1989 fu sicuramente il più emozionante fra Napoli e Como in Serie A al San Paolo. Gli azzurri vinsero con un rocambolesco 3-2, rimontando dall'1-2 maturato nella prima frazione di gioco. La gara del San Paolo si giocava in parallelo con un altrettanto rocambolesco match: Fiorentina-Inter all'allora stadio Comunale (non ancora Artemio Franchi), terminato con un roboante 4-3. Si giocava l'ultima giornata d'andata del campionato 1988/89 e le due contendenti allo scudetto, Inter e Napoli, erano separate da tre punti (un discreto scarto visto che all'epoca la vittoria valeva due punti). Dopo un quarto d'ora le due squadre erano già in vantaggio contro i rispettivi avversari grazie ai gol di Careca e Matthaus, dunque il distacco rimase invariato. Ma Como e Fiorentina reagirono passando avanti grazie ai gol di Corneliusson e Simone per i lariani e Baggio ed il compianto Enrico Cucchi (per ironia della sorte acquistato proprio in prestito dai nerazzurri) per i viola. Dunque, distacco ancora clamorosamente invariato. L'Inter non ci sta e si portò sul 2-3 a Firenze con una doppietta di Serena in due minuti. Al 57° minuto, dunque, la classifica recitava così: Inter 30, Napoli 25. Un distacco di cinque punti che all'epoca sarebbe stato quasi incolmabile. Ma nei 28 minuti seguenti accade l'imponderabile. Al 56° il Como restò in dieci per l'espulsione di Lorenzini e ciò avvantaggiò il Napoli che al 63° pareggiò con il giovane Neri pareggiò per il Napoli e lo stesso fece l'altro compianto Borgonovo al 73° per i viola contro l'Inter. Tra l'82° e l'85° due boati scossero Fuorigrotta: prima Carnevale portò in vantaggio gli azzurri contro il Como, poi ancora lo scatenato Borgonovo con la sua personale doppietta fece lo stesso per i viola contro l'Inter. Incredibile: in 28 minuti il Napoli passò da -5 a -1 in classifica, guadagnando quindi 4 punti nei confronti dell'Inter. La classifica al termine del girone d'andata recitava così: Inter 28 (campione d'inverno), Napoli 27. Il sogno dello scudetto bis era, dunque, ancora possibile ma in quella stagione i nerazzurri furono troppo forti per tutti. Infatti vinsero il campionato con ben 58 punti, un record per i campionati a 18 squadre con due punti per vittoria. Gli azzurri si difesero per quanto possibile, ma chiusero secondi a -11 punti dai campioni d'Italia. Maradona e compagni, però, si rifecero la stagione successiva con la conquista del secondo scudetto.

A cura di Domenico D'Ausilio

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