“Non si può raggiungere la saggezza senza la follia” direbbero i seguaci del Taoismo, l’antica filosofia cinese dello Yin e lo Yang. Questo Napoli nel secondo tempo a Bologna ha dimostrato di non avere quella follia necessaria per avvicinarsi alla vetta: poco caos e troppo ordine che hanno prodotto praticamente zero in un momento in cui bisognava provare a reagire all’arrembaggio avversario.
editoriali
Un Napoli taoista: non si può raggiungere la saggezza senza follia
A Bologna un Napoli taoista: non si può raggiungere la saggezza senza follia
—Ma riavvolgiamo il nastro. Il Napoli parte forte, cattivo, convinto: un preludio a una partita scoppiettante e dominante. Così non sarà. O almeno, solo per 45 minuti. Anguissa fa un gol pazzesco e il Napoli sembra volare in campo: va anche stretto l’1-0 all’intervallo. Ma tornando allo Yin e lo Yang (due forze opposte che interagiscono), ecco un doppio effetto che ha avuto il pari dell’Inter e che è entrato in gioco all’intervallo: entusiasmo e pressione. Quella gioia trasmessa anche dai tifosi, 5mila al seguito a Bologna, che ha fatto sì che la squadra partisse col turbo; poi quella pressione è subentrata nella ripresa insieme a quel calo fisico che è stato determinante. La squadra di Italiano ha preso in mano il gioco e, fatta salva l’occasione finale con Raspadori, ha messo alle corde il Napoli. Gli azzurri si sono abbassati e non sono più riusciti a uscire dopo il gol del pari. Poi certo, è stata una questione di centimetri: quel gol di Ndoye che carambola sulla traversa e quel tiro/passaggio di Rrahmani alla fine, hanno segnato la gara.
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Ma insomma, il calo della ripresa non è stato solo fisico. Il Napoli era troppo basso, ciò può essere comprensibile sullo 0-1 ma non dopo il gol del pari. La reazione alla Conte (oggi c'era Stellini e forse la lontananza si è fatta sentire) è mancata, e sarebbe stata davvero un'iniezione di fiducia importante in vista delle ultime 7 gare dove il Napoli ha uno svantaggio di 3 punti da recuperare (e da regolamento in caso di arrivo a pari punti si giocherebbe lo spareggio a San Siro). Ora il calendario è totalmente in discesa, anche se il pari dei nerazzurri a Parma ha dimostrato che nella Serie A del 2025 non esistono partite facili. Gli azzurri partiranno coi favori del pronostico ma ciò non basta di certo. Servirà un atteggiamento diverso, quel pizzico di follia per raggiungere la saggezza (e la maturità): comunque vada applaudiremo squadra e tecnico ma ci si aspetta che fino all'ultimo minuto il Napoli se la giochi senza lasciare nulla di intentato. L'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: testa bassa e pedalare, e magari qualche risposta che metta a tacere queste fastidiose voci sul futuro di alcuni tesserati sarebbe gradita. Lo Yin e lo Yang: da un lato la forza del Napoli, dall'altro "l'aria che tira intorno": alla fine tutto tornerà al suo posto e il cerchio si andrà a chiudere.
A cura di Giovanni Frezzetti
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