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“Quel che importa non è vincere o perdere, ma accettare serenamente la sconfitta”

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Sonora sconfitta casalinga del Napoli contro i catalani del Barcellona. Fuori dall'Europa League ora testa al campionato. Fondamentali i prossimi incontri contro Lazio e Milan. Sarà necessario ritrovare da subito grinta e motivazioni.

Ivan Scudieri

Gli azzurri escono meritatamente dall'Europa League. Jordi Alba e Frank De Jong portano i blaugrana in doppio vantaggio dopo appena 13 minuti, e nonostante una timida reazione partenopea che si concretizza grazie al rigore di Insigne, prima Pique poi Aubameyang, spengono ogni possibilità di reazione da parte degli azzurri. Accorcia Politano nel finale, al termine dei 90 minuti, Napoli-Barcellona finisce 2-4.

Napoli-Barcellona 2-4, Ciao Ciao Europa League

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Che il Barcellona sarebbe giunto a Napoli con l'intento di portarsi a casa la qualificazione al turno successivo di Europa League era lapalissiano. Che il blasone, la classe, la differenza tecnica, l'esperienza internazionale avrebbe pesato lo sapevamo già. Sarebbe servita una gara perfetta che il Napoli non è riuscito a fare, oltre che per suoi demeriti, per inequivocabili meriti degli avversari. Un approccio troppo timoroso e qualche assenza importante soprattutto a centrocampo hanno accentuato le differenze tecniche tra le due compagini. Il Barcellona è stato troppo più forte del Napoli e proprio per questo bisognerebbe accettare serenamente la sconfitta e trovare le giuste motivazioni per guardare avanti con fiducia. Cercare colpevoli o capri espiatori sarebbe davvero ingeneroso, nella vita vera è molto più probabile che Golia batta Davide piuttosto che il contrario. La verità è che ci sarebbe piaciuto poter raccontare una storia diversa. Così non è stato, Amen.

Testa al campionato in arrivo le sfide con Lazio e Milan

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Archiviata l'esperienza europea ora bisognerà concentrarsi sul campionato.  Spalletti  dovrà velocemente ricompattare la squadra, analizzare gli errori e possibilmente cercare di trovare dei validi correttivi in vista di un doppio confronto che delineerà meglio i perimetri entro i quali gli azzurri potranno concorrere fino alla fine del campionato. Lazio e Milan di certo proveranno ad ostacolare gli azzurri in questo rush finale. Serve lucidità, ritrovare la solidità difensiva messa in discussione nella partita di ieri e tentare di costruire una fase offensiva più concreta. Mertens forse meriterebbe maggiore fiducia alle spalle di Osimhen, la discontinuità di Zielinski in quel ruolo non garantisce il giusto sostegno alla manovrà d'attacco. Capitolo Insigne. Fin quando il calciatore vestirà la maglia azzurra sarà senza dubbio opportuno evitare contestazioni inutili e dannose in un momento così delicato in una stagione in cui non è stato ancora scritto il finale. Serve maturità, da parte di tutti.

L'aforisma

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“Quel che importa non è vincere o perdere, ma accettare serenamente la sconfitta.” ABRAHAM LINCOLN