A cura di Domenico D'Ausilio
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Amarcord
Domenica alle 12.30 al Maradona il Napoli di Conte affronterà l'Atalanta di Gasperini, una sfida che si preannuncia scoppiettante e che potrebbe lanciare definitivamente in orbita gli azzurri in caso di vittoria. I partenopei sono in testa alla classifica e hanno 4 punti di vantaggio sull'Inter e 6 proprio sugli orobici che hanno scavalcato la Juve al terzo posto. Questa è una sfida che negli ultimi anni ha regalato gioie ai bergamaschi al Maradona, con ben due vittorie all'attivo negli ultimi tre incontri in campionato. Anche negli anni 80, durante il periodo d'oro del Napoli, l'Atalanta si rivelava spesso un avversario coriaceo, nonostante non fosse ai vertici del calcio italiano come oggi. Infatti, gli azzurri riuscirono a sconfiggere gli orobici neopromossi in un match tiratissimo per 1-0 al San Paolo con un gol del giovane Giacchetta il 9 ottobre 1988 nel match valido per la prima giornata del campionato di Serie A 1988/89.
Napoli e Atalanta si affrontarono il 9 ottobre 1988, nel match inaugurale del campionato di Serie A 1988/89, il primo a 18 squadre dopo 21 anni. Il torneo iniziò insolitamente tardi a causa della concomitante Olimpiade di Seul 1988 che terminò il 2 ottobre. Per ritrovare un altro inizio di campionato così tardivo dobbiamo riavvolgere il nastro fino a 24 anni fa. Nel 2000, infatti, furono l'edizione dei Giochi Olimpici di Sydney a far slittare l'inizio del campionato 2000/01 al 30 settembre e 1 ottobre. Gli azzurri in quel pomeriggio autunnale affrontavano la neopromossa Atalanta, sconfitta nella doppia finale di Coppa Italia 1986/87. Gli orobici, grazie a quel risultato, disputarono la Coppa delle Coppe 1987/88 nonostante la retrocessione in Serie B l'anno precedente, spingendosi clamorosamente fino in semifinale, sconfitti dai futuri campioni del Malines. I bergamaschi riuscirono a tornare subito nel massimo campionato, nonostante il doppio gravoso impegno per una squadra della cadetteria e, dunque, al San Paolo nessuno si aspettava fosse una partita semplice. Infatti, si rivelò più complicata del previsto. Gli azzurri riuscirono a conquistare il fortino nerazzurro soltanto in pieno recupero grazie al gol del giovane attaccante diciannovenne Simone Giacchetta, subentrato al 54° a Crippa, che di testa in tuffo riuscì a superare il portiere Ferron. Una vera e propria favola per il marchigiano prelevato da Moggi in Serie C2 dalla Civitanovese. Si pensava fosse l'inizio di una folgorante carriera in azzurro, ma purtroppo non fu così. Giacchetta disputò soltanto altre due partite con il Napoli per poi essere ceduto al Taranto in Serie C1. La carriera di Giacchetta prese una piega ben diversa: da attaccante diventò difensore e fece le fortune della Reggina a fine anni 90, contribuendo alla prima storica promozione degli amaranto in A, segnando anche una rete in quel primo storico in massima serie nel 1999/00. Gli azzurri nel 1988/89 chiusero al secondo posto con 47 punti, dietro solo all'Inter dei record, mentre i bergamaschi chiusero con un onorevole sesto posto con 36 punti, che valse la qualificazione in Coppa Uefa.
A cura di Domenico D'Ausilio
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