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editoriali

Quando i nodi vengono al pettine: la nostra rivincita sull’arroganza di Mourinho

Giovanni Ibello

Facciamo una volta per tutte il punto su Mourinho e sulla Roma 

Qualche giorno fa, prima (e non dopo...) di -Roma abbiamo scritto che "le pagliacciate di Mou in conferenza stampa sono gli ultimi sussulti di un ex allenatore". Il tecnico portoghese ha chiaramente gufato il Napoli per tirare acqua al suo mulino. Voleva giocare sporco, voleva mettere pressione al collettivo guidato da Luciano Spalletti. Gli è andata male. Osimhen e il Cholito hanno piegato ogni resistenza capitolina.

Facciamo una volta per tutte il punto su Mourinho e sulla Roma

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La Roma ha fatto di tutto per ostacolare il cammino da record del Napoli, tanto è vero che per strappare un golden punticino (loro lo chiamano così) ha dato fondo a tutte le sue energie. E gli è andata pure male! I fatti sono chiari e non chiedono di essere interpretati: la scialba prestazione offerta contro la Cremonese non lascia spazio a dubbi di sorta. Peccato che la partita da vincere era proprio quella di Coppa visto che il tabellone aveva aperto una prateria verso la finale. Ma questa è un'altra storia. La proposta di gioco dell'ex vate di Setubal è inesistente. La squadra c'è, ma manca una precisa alchimia tattica. Ecco perché abbiamo scritto (prima e non dopo Napoli-Roma) che a Mourinho restano solo le sue provocazioni da bulletto e che ormai è un ex allenatore pronto per la pensione. Ci sono dei momenti della carriera in cui ogni addetto ai lavori comprende che l'eldorado è alle spalle.

Non toccate Mou ai romanisti

Se dici Mourinho pensi al triplete. Ma sono passati ben 13 anni da quell'exploit. Il calcio di oggi è cambiato. Inutile aggiungere che quando abbiamo espresso il nostro sommesso parere siamo stati subissati di insulti sui social. I romanisti ci hanno "screenshottato" per  poi prendersi gioco (almeno nelle intenzioni) della nostra testata. I fatti stanno diversamente. Solo a Roma un vecchio dinosauro poteva ancora godere di tutto questo credito.

A cura di Giovanni Ibello