Il tempo è galantuomo, sicuramente l’avrà pensato Alex Meret al termine della partita di San Siro. Il portiere del Napoli è stato protagonista di parate decisive che hanno consentito alla banda Spalletti di espugnare la Scala del calcio. E chissà se sotto la doccia gli sono riecheggiati nella testa tutti gli insulti che i vessati gli hanno rivolto durante la scorsa estate. Fatto sta che ieri è stata la gara del riscatto: quella che gli ha fatto avere la sua definitiva rivincita.
Un grande numero 1
Gli insulti dei vessati non l’hanno scalfito: l’iceman Meret ha avuto la sua rivincita
Meret protagonista in Milan-Napoli: ha zittito i vessati
Ogni parata è stata uno schiaffo ai critici: Meret col Milan è stato uno degli Mvp. Salva su Giroud, poi su Krunic in stile Buffon su Zidane nella finale del Mondiale 2006. Ma non è finita qui: nella ripresa para anche su Messias. Tre interventi fondamentali, uno per ogni punto conquistato dal Napoli. Ieri è stata solo la punta dell’iceberg, difatti nelle ultime gare il portiere è spesso stato protagonista di interventi prodigiosi e decisivi ai fini del risultato finale.
I nomi di Navas e Kepa, l’approdo di Sirigu e un rinnovo già fatto che poi è slittato: questa è stata la calda estate di Alex. Testa bassa e lavorare, il portiere, nel suo elegante silenzio, ha passato mesi d’inferno covando dentro di sé la voglia di riscatto. Alla fine questo riscatto è arrivato: ma per qualcuno di noi non è di certo una sorpresa. Meret ha sempre mostrato di avere talento, di avere le qualità per giocare in un top club. Alle volte la sfortuna (i tanti infortuni) e l’aspetto psicologico (avere alle spalle l’ingombrante figura di Ospina) non l’hanno aiutato. Aggiungiamoci anche la sicurezza che sta mostrando: sta venendo fuori anche quella personalità nel guidare la difesa.
Tutto ciò sembra essere finalmente alle spalle e Alex ha messo in luce le sue qualità anche agli occhi di chi lo ha giudicato con un’analisi sommaria, troppo superficiale. E ora cosa accadrà? Semplice, questo è solo l’inizio. La sua ritrovata tranquillità mentale lo farà crescere ancora di più: siamo certi che questo ragazzo continuerà a salvare la porta del Napoli e ben presto, magari, si prenderà anche quella della Nazionale. Ora serve anche il rinnovo, per continuare insieme. Per aspera ad astra Alex.
A cura di Giovanni Frezzetti
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