L'acquisto di Cajuste va nella direzione di regalare al francese quella fisicità che chiedeva, in sostituzione di Ndombele che poi l'anno scorso fu più ricambio di Zielinski che di Anguissa. Lo svedese è una perla grezza da disciplinare, ma è il miglior recuperatore di palloni della Ligue 1 2022-23. Non uno qualunque. Un profilo basso come quelli che piacciono al Napoli, che poi riempiono di soddisfazione gli scout e il presidente stesso. Nella stessa direzione, ma forse anche di più, l'acquisto di Jesper Lindstrom: stella già promessa del calcio europeo che può giocare in tutti i ruoli come Elmas per completare le coppie con un ulteriore jolly. Kvaratskhelia-Elmas-Lindstrom; Politano-Elmas-Lindstrom; Zielinski-Elmas-Lindstrom. Queste le tre alternative nel ruolo delle due ali e della mezzala, senza considerare il 4-2-3-1 dove Lindstrom si giocherebbe il posto da trequarti con Raspadori. Insomma, notifiche di imprevedibilità. Alla fine, il Napoli non ha neanche tentato il colpo su un altro centrocampista.
Il dubbio amletico che un po' balla nelle menti dei tifosi e degli addetti è l'acquisto (tardivo) di Natan, preso dopo alcuni rifiuti - uno su tutti Danso, giocatore già pronto - e scelte forti. Si è deciso di puntare su un calciatore molto futuribile attendendolo, considerando Juan Jesus una scelta già molto affidabile in attesa di scoprire le doti dell'ex Bragantino. Una decisione condivisibile quanto non, soprattutto perché il Napoli aveva tutte le possibilità economiche di affondare su un difensore già in grado di recare solidità a un reparto che ha perso uno dei migliori difensori in circolazione. L'impressione è che il pensiero sia andato proprio a questo: possibile riuscire a indovinare un secondo Kim, dopo aver già indovinato Kim dopo Koulibaly? Il rischio che Natan non riesca ad apprendere in tempo le conoscenze tattiche del nostro campionato c'è eccome. Non resta che fidarsi come al solito, anche in virtù del fatto che a breve Garcia avrà due settimane con tanto di sosta per prepararlo al calcio di ogni-tre-giorni a cui si andrà incontro.
Ultima ma non meno importante la questione rinnovi, perno totale del restare se stessi di cui sopra. Di Lorenzo a vita, Osimhen in arrivo, Zielinski e Mario Rui, Anguissa e poi Lobotka e Rrahmani (già nella scorsa stagione). In arrivo anche quello di Kvara, che insieme a Osimhen fanno il duo più bello d'Italia. Non perdere pezzi è stata la (giusta) strategia del Napoli, contraria a quella del rivoluzionarsi smisurato delle milanesi e della Roma, che ogni anno cambia pelle come i serpenti e non si ritrova più guardandosi allo specchio. Lukaku o non Lukaku. Il mercato migliore lo fa la squadra che usa competenze e non fa i briefing con le figurine o le card di FIFA. Il Napoli in questo è stato certosino e preciso: è andato dove serviva, cercando giocatori non solo forti ma compatibili con chi c'è già in rosa. Con visione.
A cura di Mattia Fele
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