La vittoria dello Scudetto a discapito delle strisciate ha dato un appeal e un upgrade alla Serie A rispetto agli ultimi anni
Il Napoli ha sparigliato le carte, la vittoria dello Scudetto a discapito delle strisciate ha dato un appeal e un upgrade alla Serie A rispetto agli ultimi anni. Nonostante l'andamento del campionato italiano, il trionfo degli azzurri ha generato un trambusto all'interno delle società antagoniste. Il campionato italiano vanta infatti tre finaliste europee nella passata stagione. Lo stivale è riuscito a mettere sotto il proprio tacco campionati come quello tedesco e quello francese. Eppure non si nutrono tante certezze.
Serie A, nuovamente a senso unico?
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Il Napoli riuscirà a conservare il primato? E con quel distacco soprattutto? Nella città di Partenope basta "poco" per aizzare le folle, anche se quanto fatto da Luciano Spalletti è paragonabile allo scioglimento del sangue di San Gennaro. Rudi Garcia non è però l'ultimo arrivato e i cambi radicali all'interno delle rose delle avversarie degli azzurri può spianare la strada verso il successo. Il Milan ha perso Bennacer per infortunio e visto partire Brahim Diaz e Sandro Tonali. La Juventus potrà risparmiare energie fondamentali nel lungo in assenza delle coppe, ma la sessione estiva è stata utile solo a sfoltire il monte ingaggi. La Lazio vola sulle ali dell'entusiasmo dopo il secondo posto ma solo quello non basta e la coperta è ancora troppo corta per reggere tre competizioni. Roma e Inter, invece, sono prive di alcuni importanti tasselli in vista della prossima stagione.
E il Napoli?
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Dopo un'attenta e accurata ricerca, Kim Min-jae è stato rimpiazzato da Natan che ha dimostrato nelle prime uscite in allenamento sostanza e coraggio, conditi dalla fierezza mostrata sui social di abitare in questa città e vestire questi colori. Per far rifiatare Anguissa, e non solo, è arrivato Jens Cajuste, un centrocampista box to box abile nella doppia fase e che potrà risultare un'arma in più tra le mani di Garcia. In dirittura d'arrivo anche Gabri Veiga, talento spagnolo che andrà a rinfoltire ancor di più il centrocampo. Poi la parentesi Lozano: se Garcia dovesse riuscire a rivitalizzarlo la rosa sarà veramente completa. E infine, ciliegina sulla torta, la permanenza dei gioielli del Napoli: Osimhen, Zielinski, Di Lorenzo e Kvara, protagonisti assoluti della cavalcata scudetto.
La rosa è la chiave dello scudetto?
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Uno dei fattori principali per il successo è sicuramente l'organico, ma la storia insegna e dimostra che nel calcio moderno il fattore mentale è altrettanto importante. Un po' come il gioco finale del quiz Rai Reazione a Catena, il comun denominatore dei termini "campionato, Champions, vittoria, società, ambiente e spogliatoio" è uno: la testa libera e spensierata. E Aurelio De Laurentiis lo sa bene: riconfermando tutti e mantenendo saldo un gruppo di calciatori che vive in totale armonia. Un ambiente positivo che si contrappone ad altri lidi dove sembra in atto una tempesta, tra nuovi arrivi, addii che spezzano il cuore, malessere interno e insoddisfazione. Ecco perché il calciomercato del Napoli è il migliore. L'obiettivo era non rompere il giocattolo, per divertirsi ancora tutti insieme e per provare a fare la storia.