E il Napoli?
—Dopo un'attenta e accurata ricerca, Kim Min-jae è stato rimpiazzato da Natan che ha dimostrato nelle prime uscite in allenamento sostanza e coraggio, conditi dalla fierezza mostrata sui social di abitare in questa città e vestire questi colori. Per far rifiatare Anguissa, e non solo, è arrivato Jens Cajuste, un centrocampista box to box abile nella doppia fase e che potrà risultare un'arma in più tra le mani di Garcia. In dirittura d'arrivo anche Gabri Veiga, talento spagnolo che andrà a rinfoltire ancor di più il centrocampo. Poi la parentesi Lozano: se Garcia dovesse riuscire a rivitalizzarlo la rosa sarà veramente completa. E infine, ciliegina sulla torta, la permanenza dei gioielli del Napoli: Osimhen, Zielinski, Di Lorenzo e Kvara, protagonisti assoluti della cavalcata scudetto.
La rosa è la chiave dello scudetto?
—Uno dei fattori principali per il successo è sicuramente l'organico, ma la storia insegna e dimostra che nel calcio moderno il fattore mentale è altrettanto importante. Un po' come il gioco finale del quiz Rai Reazione a Catena, il comun denominatore dei termini "campionato, Champions, vittoria, società, ambiente e spogliatoio" è uno: la testa libera e spensierata. E Aurelio De Laurentiis lo sa bene: riconfermando tutti e mantenendo saldo un gruppo di calciatori che vive in totale armonia. Un ambiente positivo che si contrappone ad altri lidi dove sembra in atto una tempesta, tra nuovi arrivi, addii che spezzano il cuore, malessere interno e insoddisfazione. Ecco perché il calciomercato del Napoli è il migliore. L'obiettivo era non rompere il giocattolo, per divertirsi ancora tutti insieme e per provare a fare la storia.
A cura di Giovanni Pietropaolo
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