Per di più, il 25 novembre il Napoli ha sempre vinto nel suo ricordo. 4-0 contro la Roma il primo anno, 4-0 contro la Lazio la seconda volta. Sempre di dominio, con gol mozzafiato, sotto piogge bibliche. Come se pure la natura piangesse o si scatenasse. Questione di energie, non di religione. Anche se la sua divinizzazione non ha nulla di laico. A Buenos Aires è venerato come un profeta in Terra e durante i Mondiali ce ne siamo accorti tutti. A Napoli è caratteristico, culturale come il Vesuvio e come il panorama di Posillipo. Fa parte delle nuvole e si siede accanto ai passanti sui muretti. Salta qua e là tra le pizzerie storiche e si siede tra i Leoni del Plebiscito. È dentro di noi.
Di Mattia Fele
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA