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Ma Conte aveva ragione o ha voluto avere ragione?

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All’orecchio riecheggiano le parole del mister. E i suoi promossi e bocciati sono facili da intuire
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Dentro tutte le seconde linee, ed ecco la debacle dell’Olimpico e l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia per mano della Lazio. Il turnover era annunciato, Conte voleva testare i calciatori della panchina e ha tenuto fede alle sue parole. Ma poi, sotto 3-1 non ha fatto neanche i cambi gettando quasi la spugna. Ma quindi: Conte aveva ragione o ha voluto avere ragione?

Ma Conte aveva ragione o ha voluto avere ragione?

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Conte si è spesso “lamentato” della rosa corta dicendo che le altre (Inter e Atalanta su tutte) sono più attrezzate. Giusto, e la partita con la Lazio l’ha dimostrato. Tanti errori, ma prima di entrare nel dettaglio analizziamo le scelte del mister. Zerbin terzino destro e Folorunsho in mediana è resa totale: quasi a dire “chi se ne frega della Coppa Italia”. Ci sta testare le cosiddette riserve, ma magari si poteva tener dentro Di Lorenzo e Lobotka, un po’ per apparenza e un po’ per provare a giocarsela. Qui sorge quindi il dubbio se Conte ha sempre avuto ragione oppure ha voluto dimostrare di avere ragione. Una critica circoscritta a questa gara, sia chiaro: il mister sta facendo un lavoro egregio e alla fine conterà arrivare nelle prime 4 e magari giocarsi il sogno scudetto. Ma diamo per scontato che Conte abbia sempre avuto ragione sulla rosa del Napoli, e analizziamo sommariamente la prestazione dei singoli.


Su Zerbin e Folorunsho fuori ruolo c’è poco da dire. Caprile procura il rigore e poi lo para, ma ha mostrato qualche incertezza. Rafa Marin luci e (più) ombre, Juan Jesus no comment e Spinazzola in totale scampagnata, ma sappiamo che il suo può farlo. Gilmour rimandato: lo scozzese ha iniziato un percorso di crescita e pian piano sta imparando a rubare il mestiere da Lobotka in allenamento. Il promosso è Simeone che è una certezza: quando gioca ci mette grinta e lascia sempre il segno. Ma qui il discorso è diverso: il ragazzo vuole giustamente giocare e qui è chiuso da Lukaku. Dovrà essere bravo Conte a convincerlo a restare come comprimario e a promettergli più minutaggio nella prossima stagione con le coppe europee. Ngonge ha qualità, ma in questa partita ha dimostrato di sapersi esaltare quando attorno a sé ha giocatori di livello e non quando deve essere lui a tirare la carretta. Neres lo dovremmo promuovere sulla fiducia visto ciò che ha mostrato fino ad oggi. Ma anche con la Lazio è stato uno dei pochissimi ad accendere la luce e a provare a riacciuffare la gara. Chiosa finale su Raspadori. Sta storia della posizione ha rotto le scatole! Purtroppo ha dimostrato che le sue parole se le porta via il vento: chiede di giocare di più ma in campo non fa nulla per meritarlo. Ha sulla coscienza i primi due gol e in avanti non si vede praticamente mai. Giusto fare delle riflessioni ed eventualmente monetizzare dalla sua cessione. In sintesi, bocciati: Juan Jesus, Zerbin, Folorunsho, Raspadori. Rimandati: Caprile, Spinazzola, Marin, Gilmour, Ngonge. Promossi: Neres e Simeone.

A cura di Giovanni Frezzetti

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