Questo pomeriggio si è giocata Messico-Polonia, sfida valida per la prima giornata del gruppo C dei Mondiali in Qatar. La partita destava particolare interesse per il confronto Lozano-Zielinski, ovvero due dei cinque calciatori azzurri presenti nella manifestazione iridata. Il match è terminato 0-0, con prestazioni diverse da parte dei due partenopei. Il messicano è stato tra i migliori, producendo diverse occasioni da gol e restando in campo per tutti i 90'. Il polacco, invece, è stato tra i peggiori in campo, fino alla sostituzione avvenuta a 3' dal termine (più il recupero fiume che ormai è una costante in ogni partita). Dunque i due devono accontentarsi di un punto a testa ma le prestazioni sono state diverse. Ad ogni modo il "pari e patta" sicuramente fa felici i napoletani che non volevano vedere uno dei due beniamini uscire sconfitti.
editoriali
La sfida Lozano-Zielinski è solo l’ultima frontiera dello spessore raggiunto dal Napoli
Lozano-Zielinski e lo spessore internazionale raggiunto dal Napoli
Detto della prestazione dei due, ci soffermiamo adesso sul significato, in ottica Napoli, avuto da questo scontro. Considerando inoltre che tra due giorni ce ne sarà un altro, ovvero il confronto Kim-Olivera in Corea del Sud-Uruguay. Questi due scontri tra giocatori del Napoli non sono venuti fuori a caso, ma sono frutto di quell'internazionalità che il club di De Laurentiis da qualche anno ha acquisito. A maggior ragione in questa stagione. D'altronde non è facile prestare numerosi calciatori a nazionali impegnate in un Mondiale, specialmente se consideriamo l'assenza dell'Italia. Ed è ancora meno facile ipotizzare uno scontro tra due giocatori del proprio club. Certo ad alcune squadre accade spesso: ma chi sono questi club? Bayern Monaco, Real Madrid, PSG, Barcellona forse in Italia Milan o Juventus. Andando a vedere i precedenti il ristretto cerchio si restringe a questo novero di club qui. Tra cui, orgogliosamente, appartiene anche il Napoli. Segno di un'internazionalità raggiunta a tutti gli effetti.
a cura di Tony Sarnataro
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