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editoriali

Anno nuovo, nuovo Lozano: nel 2023 Spalletti alla ricerca del Chucky “gattusiano”

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Diamo i voti agli azzurri

Sara Ghezzi

Cari lettori e care lettrici di CalcioNapoli1926.it, il campionato è andato in letargo per lasciar spazio ai Mondiali del Qatar che hanno visto la vittoria dell'Argentina. Ripercorriamo questa prima parte di stagione che ha visto il Napoli dominare in Champions League e in Serie A dando i voti ai giocatori. Dopo Politano c’è Lozano, ormai sono un’assonanza perfetta, l’uno l’ombra dell’altro. Se dovessi concentrarmi solo sulle prime uscite il voto potrebbe raggiungere la sufficienza a stento, ma alla fine riesce ad ottenere addirittura un bel 7, voto che potrebbe sembrare generoso, ma che vuole dare fiducia.

Il 2023 ci riporterà il Chucky gattusiano?

Anno nuovo, nuovo Lozano: nel 2023 Spalletti alla ricerca del Chucky “gattusiano”- immagine 2
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Partendo dal presupposto che ho la convinzione che da queste parti il Chucky non ha espresso ancore le sue potenzialità solo viste in lontananza nel periodo gattusiano, posso affermare che in questa stagione anche lui possa prendersi il suo spazio. Come dicevamo l’inizio non è stato dei migliori tra problemini fisici e gol falliti che valevano la vittoria, esempio quello contro la Fiorentina. Poi dopo il gol gentilmente offerto da Kvaratskhelia contro la Cremonese, Hirving ha iniziato a ritrovare sprazzi del suo talento segnando per tre partite consecutive. Quella a Cremona, contro l’Ajax e contro il Bologna, oltre a rendersi pericoloso con la sua velocità pari solo a quella di Osimhen.

In questi mesi ha imparato a sfruttare ogni minuto offerto da Spalletti, rendendosi conto che le partite le si possono cambiare anche partendo dalla panchina. Un esempio è la partita contro l’Empoli quando ha giocato 26 minuti da fenomeno. Tra i migliori della sua carriera in azzurro, regalando gol, assist e 3 punti. È stato tra i giocatori del Napoli impegnato nel Mondiale con il suo Messico non brillando come la sua gente sperava, ma avrà tempo di rifarsi con la sua maglia numero 11 sulle spalle per scrivere la storia del club partenopeo. Una motivazione forte per uno che ha parlato più volte del suo desiderio di vincere qualcosa di importante.

A cura di Sara Ghezzi

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