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editoriali
tanislav Lobotka Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Stanislav Lobotka, un ragazzo che stava facendo il bello e il cattivo tempo al Celta Vigo sbarca a Napoli, nella città del sole. Quest'ultimo non illuminerà facilmente il calciatore slovacco, in quanto non sarà sempre estate e le tempeste non tarderanno ad arrivare. Le difficoltà però forgiano i veri campioni, solo dinanzi alle difficoltà si diventa più forti. Ecco la risposta alle critiche di Lobotka.
Inverno 2020, da poco è arrivato gennaio. Le giornate sono estremamente fredde, a Napoli splende il sole e la sessione di calciomercato è appena cominciata. La squadra della città è in difficoltà, bisogna lavorare immediatamente sul mercato.
Giuntoli che da sempre gode di un occhio sveglio sul mercato, ha un nome sul proprio taccuino. In Spagna, un ragazzo di nome Stanislav Lobotka sta attirando l'attenzione di tantissimi club italiani ed europei. Un direttore sportivo come quello del Napoli, da sempre vigile sui talenti emergenti pensa "come faccio a farmelo scappare"? Facile, semplicemente non può.
Il centrocampista slovacco approda al Napoli. La cifra è nettamente importante, si parla di ben 21 milioni di euro per il trasferimento. Il presidente De Laurentiis si fida ciecamente del DS, tanto da non esitare nemmeno un attimo.
Nello stesso periodo dell'arrivo di Lobotka a Napoli, sulla panchina partenopea siede Gennaro Gattuso. Di certo non un tecnico estremamente signorile, ma conosciuto, oltre alla straordinaria carriera da calciatore, anche per essere una di quelle persone senza peli sulla lingua, forse anche esagerando spesso.
Gli azzurri vantano di un momento molto difficile, uno di quelli dove ogni giocata, anche semplice, risulterà poi essere sbagliata. Il calciatore slovacco oltre ad avere sulle spalle il peso dell'importante investimento a suo favore, ha anche il compito di risollevare il centrocampo del Napoli. Metà campo che però Lobotka vedrà poco, molto poco.
Il tecnico preferisce non schierarlo quasi mai o almeno non da titolare. Nella prima stagione colleziona 14 presenze, non sono di certo poche per essere un girone di ritorno ma in quell'investimento c'è qualcosa che non va o almeno così sembra agli occhi degli altri. La seconda metà di stagione vola via veloce ed il tempo dell'ambientamento dovrebbe essere giunto ormai al termine.
Ci avviamo così alla seconda stagione di Lobotka da quando veste l'azzurro. Si spera sia un anno ricco di soddisfazioni, anche per raccogliere i frutti che con l'importante acquisti si sono seminati. Peccato, ma la stagione del raccolto non sembra essere ancora arrivata.
Le presenze collezionate sono 15, solo una in più rispetto all'anno appena concluso. Gli screzi con Gattuso a differenza delle partite giocate però sono nettamente maggiori. La fiducia è una cosa che in quel momento il tecnico non può garantire al calciatore slovacco, quindi il -diventare protagonista- per il momento può passare in secondo piano. Anche perché i risultati tardano ad arrivare ed una piazza come quella napoletana non ha troppa pazienza.
Nell'ultima gara della stagione arriva la ciliegina sulla torta..il Napoli con le proprie mani perde la qualificazione in Champions League, l'ennesima bisognerebbe dire. Si opta per il cambio in panchina, rompendo così il legame tra il Napoli e Gattuso. Quest'ultimo invece il rapporto con il nuovo arrivato invece ha preferito non instaurarlo mai, tanto da non far mai sbocciare l'amore, un po' come due separati in casa.
Fuori Gattuso, dentro Spalletti così prende il via l'attuale stagione del Napoli. Occorre creare nuove gerarchie, in quanto i titolari o meglio dire gli inamovibili ancora non sono presenti. La forma fisica di tutti sembra essere buona, un po' meno quella dello slovacco che sembra essere un passo indietro.
La stagione sembra essere una facsimile delle due precedenti, quando ad un tratto accadde l'impensabile. Col nuovo tecnico il Napoli sta letteralmente dando vita ad una stagione meravigliosa, piena di risultati entusiasmanti ma così sembra essere tutto troppo facile per gli azzurri. Eccola che la sfortuna chiama, ma non c'è più tempo per correre ai ripari.
Covid, infortuni, Spalletti non ha più i titolari. Le scelte obbligate sono all'ordine del giorno. Ecco da dove nasce la rivincita di Lobotka. Il calciatore slovacco comincia a mettersi in mostra nello spazio che gli viene dato. Da vita ad un centrocampo magnifico, fatto di possesso palla e passaggi millimetrici ma sempre giusti. Spalletti resta così tanto stupito, tanto da non poterne farne più a meno. Quasi sembra essere lo stesso calciatore del quale godeva il Celta Vigo, ma la casacca ora è azzurra, ed è quella del Napoli.
La stagione ora è nella seconda parte, gli azzurri lottano per lo scudetto. Domenica contro il Venezia è arrivata forse la miglior prestazione di Lobotka da quando è arrivato alla corte del Vesuvio. Il calciatore slovacco finalmente ha avuto la fiducia tanto desiderata, ed è stato capace di mettere in estrema difficoltà Spalletti ma soprattutto ha ripagato tutto ciò che il tecnico ha fatto per lui. Perché, alla fine dei conti, tutti noi abbiamo bisogno di sapere che c'è qualcuno che crede in noi per esprimerci al meglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Giuseppe Ferrara
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