Garcia ha rimesso - parlando con i giocatori - la qualità (anche orizzontale, quando serve) al centro del villaggio e di questo ne trae frutto tutta la squadra nelle sue individualità. Un po' sporco nei controlli Anguissa ma bene negli strappi e nell'inizio-azione, pulitissimo Natan che ancora - forse - si preoccupa di non essere troppo "spettacolare" per non sbagliare e fa bene. Olivera ancora un po' indietro, con Almqvist che gli è andato via con facilità ma comunque sempre ben posizionato su azioni da cross. Insomma è stato un Napoli concentrato e per la prima volta con un pizzico di coerenza in questo campionato. Serio, di qualità e abbastanza pragmatico pur con qualche leggerezza. Kvaratskhelia sembra essere il giocatore squisito di cui s'è innamorato il mondo e un elogio va fatto anche a Ostigard, la cui eccellenza sul colpo di testa supera moltissimi suoi colleghi più blasonati in Europa. Avrà dei limiti nel correre al riparo all'indietro ma è straordinario nel gioco aereo o comunque di proposta (spesso lo si ritrova come terzino aggiunto con Di Lorenzo più in mezzo).
Il secondo tempo del Napoli è stato dilagante grazie ai 6 minuti di Osimhen. Che è entrato e ha segnato, poi si è tolto la maschera. Un gol come quello che chiuse la sfida di Torino dello scorso marzo, su una situazione molto simile e una finalizzazione praticamente identica. Victor però torni ad esultare che c'è un anno intero di gol che lo aspetta e dovrà segnarli per il Napoli, una squadra che - gli piaccia o meno - lo ha reso uno dei centravanti più forti del mondo o almeno lo ha messo in mostra in questo senso. Il tempo guarirà le sue ferite e poi verrà (di certo) ceduto (e bene, lautamente) dalla società ma intanto si goda il viaggio. Per il resto in campo è perfetto: incita tutti, regala rigori ai compagni - anche se può essere sintomo di altro, questo gesto - si batte come al solito, guida le pressioni offensive. È il solito. Ci sarebbe un elogio da fare per persona, il punto però è che il Napoli ha 14 pt in classifica (potevano essere di più come di meno) e ha segnato 15 gol, ne ha subito 1 nelle ultime 3 e si avvia ad una coerenza che è fondamentale in una stagione. Si è ripreso una propria identità e ci sembra un dato clamorosamente importante. Di più, ha ricominciato a spaventare gli avversari e a demoralizzarli. È l'umore tecnico-tattico perfetto per arrivare a sfidare il Real Madrid e provare a far punti.
Di Mattia Fele
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