La stella
—In questo quadro di imprevedibilità totale, non può che essere Luis Alberto il giocatore sotto ai riflettori più luminosi. Non a caso è chiamato "mago" in senso calcistico. Non a caso proprio lui aprì le danze al Maradona con un tacco clamoroso, su un'uscita perfetta dal basso da destra e un cross di Felipe Anderson tra i corpi. Lo spagnolo ha la capacità di servire in profondità le punte (Castellanos, oggi ndr) così come di tirare, di dribblare e di costruire. Di saltare la pressione con un movimento, di inventare qualcosa insomma. Chi se non lui dovrà essere l'attenzionato speciale da parte del Napoli, che pure avrà tanto da pensare sulle fasce con Anderson stesso e la vivacità altrettanto difficile da anticipare di Isaksen. Sulla carta la Lazio non ha il potenziale del Napoli, ma Mazzarri (che troverà Ngonge e Dendoncker) è pur sempre privo di Kvara e Osimhen. Il 50% abbondante del talento offensivo e produttivo.
Di Mattia Fele
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA