Sabato alle 18 il Napoli di Antonio Conte proverà a mantenere il primato in classifica contro la Lazio di Baroni allo stadio Olimpico di Roma. Per gli azzurri non sarà un match semplice, vista anche l'emergenza infortuni che ha colpito la squadra partenopea sulla fascia sinistra: out Olivera, Spinazzola e Neres. Dal canto suo, la Lazio proverà a restare agganciata al quarto posto che vale l'accesso alla prossima Champions. Le due squadre negli ultimi anni sono tornate alla ribalta dopo anni avari di vittorie, come quelli dei primi anni 80. Per il Napoli la seconda parte di quel decennio poi si è rivelata l'era più vincente per il club azzurro grazie anche all'arrivo di Maradona, mentre per la Lazio gli anni 80 si rivelarono un periodo molto buio, in cui la spola tra la Serie A e la B era all'ordine del giorno, sfiorando addirittura la C nel 1987.
editoriali
Quando il Giaguaro Castellini parò tre rigori consecutivi contro la Lazio
Lazio-Napoli 1984, quando i biancocelesti sbagliarono tre rigori di fila contro il Giaguaro Castellini
—Era il 21 aprile 1984, sabato santo, e le squadre si affrontarono per il match valido per la 27esima e quartultima giornata del campionato di Serie A 1983/84 (l'ultimo senza Maradona per il Napoli). Né gli azzurri e né la Lazio se la passavano tanto bene. Gli azzurri erano quintultimi a quota 23 punti, mentre la Lazio inseguiva a 3 lunghezze. Un vero e proprio scontro salvezza. All'Olimpico per gli azzurri non iniziò benissimo, grazie al gol di Bruno Giordano (per ironia della sorte uno dei protagonisti del primo scudetto del Napoli) dopo soli 40 secondi, nonostante non fosse ancora pronto per tornare a giocare dopo un grave infortunio subìto quattro mesi prima. Dopo 3 minuti sui partenopei pioveva sul bagnato. Calcio di rigore per i biancocelesti per un fallo di mano. Sul dischetto si presentò proprio Giordano che però si fece ipnotizzare da Castellini, ma sulla ribattuta la Lazio si portò sul 2-0. L'arbitro Agnolin assurse a protagonista e ordinò la ripetizione del rigore per la presenza di troppi giocatori in area. Ci riprovò Giordano, ma Castellini respinse nuovamente. Clamorosamente, Agnolin riordinò la ripetizione. Al terzo tentativo si presentò il compianto Vincenzo D'Amico e, incredibilmente, sparò a lato. Stavolta per l'arbitro era tutto regolare. I biancocelesti sbagliarono, dunque, tre rigori consecutivi (anche se erano ripetizioni). Probabilmente un unicum in Serie A. Per la cronaca, la gara terminò 3-2 per la Lazio e a fine stagione entrambe le squadre si salvarono dalla retrocessione in Serie B per il rotto della cuffia. Il Napoli arrivò quintultimo con 26 punti, mentre la Lazio arrivò quartultima a quota 25 con il Genoa, ma il Grifone retrocesse per gli scontri diretti a sfavore (all'epoca lo spareggio non era contemplato).
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A cura di Domenico D'Ausilio
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