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editoriali
Quando si parla di rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia sotto al Vesuvio vengono sempre i brividi. Perché mettere la firma sul prolungamento significa diventare oggetto di calciomercato nelle prossime sessioni. Tutto si fa ancora più grande quando si tratta del georgiano che assieme al suo procuratore Mamuka Jugeli, vuole un contratto d'oro per i parametri del Napoli.
Dopo le parole d'addio di Victor Osimhen nonostante il maxi rinnovo di contratto il Napoli deve pensare al futuro. Ma per farlo deve risolvere l'ennesimo caso che in queste ore ha messo in apprensione i tifosi azzurri, ovvero il rinnovo del georgiano con la 77 sulla maglia. Il ragazzo da quando è all'ombra del Vesuvio percepisce un contratto che non rispecchia il suo valore 1,2 milioni annui fino al 2027. Una cifra davvero assurda, ma che merita gli applausi dal punto di vista societario con l'incipit di minima spesa massima resa. Ad oggi però come ha fatto sapere il procuratore Jugeli le pretese sono davvero alte per mettere la firma sul rinnovo azzurro.
La cifra messa sul piatto da Aurelio De Laurentiis pare essere non superiore a 4 milioni annui. Ma la stessa pare sia stata rispedita la mittente. Kvaratskhelia e il suo procuratore hanno sparato alto con una richiesta di rinnovo da 7 milioni. In virtù anche del rinnovo maxi di Victor Osimhen. Per il patron azzurro il rinnovo del georgiano non è mai stato un problema vista la lunga durata, ma nel calcio di oggi come spesso è accaduto anche nelle mura azzurre i rinnovi vanno pensati, ragionati. Tutto ciò per non incappare in errori di sorta che possono compromettere il trasferimento di un giocatore. Insomma, rinnovare spesso significa assicurarsi che il prezzo di mercato rimanga alto, con la certezza da parte della società di non lasciarlo partire a zero. Vedremo se il patron azzurro sarà equilibrato nelle decisioni, oppure lascerà partire al miglior offerente un pilastro dello scudetto.
A cura di Christian Marangio
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