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Khvicha non aver paura di sbagliare un calcio di rigore…

napoli milan
Il numero 77 azzurro è sotto accusa per l'errore dal dischetto. Ma il ragazzo merita di essere supportato in questo momento perché se Napoli ha vissuto e vive un sogno è anche grazie al suo talento

Il giorno dopo una serata come quella vissuta ieri i pensieri sono come in apnea. Delusione, rammarico, rabbia. Ma anche orgoglio per quello che i ragazzi con la maglia azzurra hanno fatto in due partite storiche per il club. Il Napoli ha peccato di inesperienza, ma in 180 minuti ha messo in campo tutto quello che poteva, in un periodo in cui la stanchezza inizia a farsi sentire.

Kvaratskhelia da fenomeno a colpevole della mancata semifinale

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Nonostante ciò alcuni tifosi si dedicano all'inutile esercizio di gettare le colpe sul singolo. All'andata per molti l'unico responsabile della sconfitta era Meret, che al Maradona ha risposto alla grande dimostrando di non essere scarso come portiere. Ora a quanto pare la causa della mancata qualificazione del Napoli alle semifinali sembra essere Kvaratskhelia. Paradossale per un ragazzo di 22 anni che alla sua primissima stagione in una squadra importante ha fatto sfracelli, regalando agli stessi tifosi che gli stanno gettando la croce addosso emozioni uniche. È vero probabilmente Khvicha non è arrivato al meglio all'appuntamento con la storia. Ha sbagliato un gol al primo minuto della gara di San Siro e ieri il rigore. Eppure il talento georgiano nella sfida del Maradona pur incaponendosi, ha provato con tutte le sue forze a rendersi pericoloso nonostante raddoppiato e a volte anche triplicato. Sul penalty parato da Maignan all'80esimo minuto probabilmente ha peccato di inesperienza non reggendo la pressione di un pallone pesante come un macigno. Ma lui a 22 anni ha avuto la personalità di calciare con la consapevolezza di avere due strade avanti a sé: o far vivere 10 minuti d'inferno ai rossoneri entrando nella storia, o fallire diventando il capro espiatorio dell'eliminazione. Purtroppo per lui il fato ha optato per la seconda opzione, non rendendo merito ad un ragazzo che fino a questo momento ha dimostrato di essere di un altro pianeta. In fondo abbiamo visto sbagliare rigori pesanti anche i più grandi del calcio. Maradona, Messi, Ronaldo, Baggio e tanti altri, un errore umano soprattutto quando la posta in palio è alta.

L'errore contro il Milan che renderà grande Kvaratskhelia

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Ma come già sottolineato Kvara ha avuto la personalità di prendersi una responsabilità e solo chi lo fa sbaglia. Si diventa grandi anche attraverso questi momenti. Lui sicuramente saprà prendersi il lato positivo di questa avventura e la prossima stagione si ripresenterà con un'esperienza maggiore e la consapevolezza di essere un elemento fondamentale per il Napoli. Chi vuole gettare la croce su Khvicha lo faccia pure. Se per voi è l'unico che ha colpe per la mancata semifinale continui a pensarlo. Ma intanto chi ama davvero la maglia e il calcio anche nei momenti più difficili continuerà a godere del talento di quel numero 77 in azzurro che fa impazzire le difese italiane ed europee. Perché colui che ha sbagliato il rigore ieri è lo stesso che ha atterrato come birilli i difensori dell'Atalanta. Oppure che contro il Sassuolo è partito da centrocampo siglando un gol bellissimo. O ancora colui che contro la Juventus ha fatto impazzire difensori abituati a grandi palcoscenici. Ma sono tanti i momenti in cui Kvara ha fatto brillare gli occhi degli amanti del calcio e non sarà l'80esimo minuto di Napoli-Milan a cambiare la valutazione su un talento cristallino. Uno dei migliori passati da queste parti. E ricordati Khvicha: non devi aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Lo diceva Francesco De Gregori, uno di quelli che sa cosa vuol dire convivere con il talento.

A cura di Sara Ghezzi

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