Ieri l'AIA, attraverso una nota che sa di pubblica "ammissione", ha confermato che il roster arbitrale addetto al VAR di Juventus-Salernitana non aveva a disposizione l'immagine a campo aperto dalla quale si evince la posizione di Candreva (che terrebbe in gioco Bonucci sul gol del 3-2 poi annullato con l'ausilio dell'occhio elettronico).
editoriali
Gol Milik, l’AIA ammette l’errore: oggi il silenzio sullo scippo del 2018 è uno scandalo
Juventus-Salernitana, l'AIA ammette l'errore: si pone una questione ancora più grave
Le parole dell'Associazione Italiana Arbitri - che manco a dirlo stanno facendo il giro dei siti web - chiudono un capitolo molto triste, ma ne aprono un altro che non può essere taciuto. Appurato che la Juventus ha subito un grave torto arbitrale - o almeno è ciò che si presume - la domanda a questo punto sorge spontanea: perché stavolta l'AIA ha pubblicamente ammesso lo sfondone (anche se resta una corretta interpretazione estensiva delle loro parole)? Fanno rumore queste dichiarazioni al cospetto di un "silenzio secolare" che persiste dal 1897 a oggi. In altre parole, gli ultimi fatti ci dicono a chiare lettere che se si sbaglia a favore della Juve - come nella stragrande maggioranza dei casi - i vertici arbitrali non sentono l'esigenza di correggere il tiro. Se invece capita che sia Madama a subire una decisione sfavorevole, il discorso cambia radicalmente. Basta questo particolare, che in apparenza è così insignificante, a farci intuire che la Juve non è una squadra come le altre.
Fanno rumore le dichiarazioni dell'AIA al cospetto di un silenzio secolare e... pro-Juve
Perché il postgara di Juve-Salernitana ha oscurato il trionfo dell'Ital-volley (basta chiedere a Fabio Caressa)? Perché gli orrori arbitrali di Lecce-Monza sono deragliati verso la più totale indifferenza? La risposta è scontata, certo. Questione di potenza mediatica (nel migliore dei casi). Ma resta inevaso un altro tema che trae ancor più forza se analizzato nei termini che seguono. Juventus-Salernitana non decide una stagione, del resto siamo ancora ai nastri di partenza del torneo. Inter-Juve del 28 aprile 2018 (ma diremmo per estensione anche Lazio-Juve, Cagliari-Juve e Benevento-Juve della medesima stagione) ha deciso un campionato, e anche in quel caso il VAR si era preso una improvvida pausa caffè. I tifosi del Napoli stanno ancora aspettando la verità su quella gara maledetta che ha sovvertito un destino atteso 30 anni. Nessuna scusa, nessuna spiegazione è mai giunta dai vertici arbitrali e oggi questo silenzio fa rumore più che mai.
Secondo Bellinazzo qui non si discute tanto di un errore arbitrale, ma dell'utilizzo fallace della tecnologia. Ebbene, secondo il parere di chi scrive, questo è un inutile sofismo. I fatti ci dicono che a fronte dell'errore dei giudici di gara la Juventus ha perso una partita non decisiva mentre il Napoli ha perso un campionato. La Juve ha ricevuto una spiegazione in tempo reale, il Napoli la attende ancora. A distanza di quattro anni.
A cura di Giovanni Ibello
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