La stella
—Per ora c'è il Napoli, grandissima vincitrice dello Scudetto dell'anno scorso e che ora è un po' perso. Tra nuove certezze, vecchie e intermedie. Quelle (poche) date Garcia, che poca luce hanno dato a dei giocatori invece molto evoluti e in grado di compattarsi come gruppo in modo parecchio interessante. Tra le due rose, gli unici a spiccare nettamente lato Napoli sono Kvaratskhelia e Osimhen, oltre a Di Lorenzo e semmai a Lobotka (anche se Calhanoglu sta facendo un campionato incredibile ndr). Per il resto, reparto contro reparto è più o meno in parità. In avanti l'Inter sta però trovando un giocatore universale, un altro di quelli che può giocare un po' dappertutto in Europa: è Lautaro Martinez. Già negli anni scorsi era riuscito a segnare 20-23 gol in campionato ma gli si additava la Lukaku-dipendenza, come se non fosse una prima punta ma solo un appoggio per un centravanti. Ora è sia centravanti che appoggio. È la seconda punta più prima punta d'Europa. Coordinazione perfetta, inserimenti sul primo palo, tiri da fuori, presenza in area, tecnica sui calci di rigore. Fisico a parte, è un calciatore di quelli completi e che possono sempre fare la differenza in tutte le partite. Il Napoli dovrà prevalentemente concentrarsi sul non dargli spazio.
Di Mattia Fele
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