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editoriali
Allegri (Getty Images)
“Il tocco di braccio di Vlahovic? Nel 2023 con lo standard di 28-30 telecamere non possiamo dire che non ci sono immagini. E mi chiedo: gli amanti dello sport accettano una cosa del genere? Se Rabiot la prende col braccio è fallo ed è punibile. Se la palla viene toccata (come dopo il fallo di Rabiot da Vlahovic) invece è un tocco involontario e quindi non va sanzionato. L’unica spiegazione plausibile per quei 4 minuti trascorsi, credo siano da attribuire al fatto che il Var non abbia trovato immagini certe né per il fallo, né del contrario. Non ha passato alcuna immagine neanche quella che va a colpevolizzare. La decisione finale, rimane quindi quello dell’arbitro di campo. Se perde qualcosa l'arbitro lo può rivedere grazie al secondo grado di giudizio che è il Var, ma non decide, è sempre l’arbitro in campo a dire l’ultima parola. Non credo alla mala fede, la mia sensazione dal tempo intercorso è che le immagini non abbiano convinto Mazzoleni e nonostante abbia avuto tante telecamere, le immagini non sono state decisive per chiamare Chiffi al Var".
Con queste parole, l'ex arbitro Calvarese prova a far luce su quello che è successo ieri durante Inter-Juventus, una partita che a quanto pare presenta sempre dei risvolti horror per tutti coloro che amano il calcio onesto e la sana competizione libera da ombre. Inter-Juventus, ricordiamolo, è la partita che ci è costata uno scudetto, ma questo lo sapete già. E si fa presto a dire che le malefatte della Juve non ci riguardano più per il solo fatto che il Napoli è sopra di 30 punti sulla Vecchia Signora. Nossignore, bisogna fare luce sul presente per rendere giustizia al passato e proteggere il futuro. Il Napoli si avvia a vincere il terzo scudetto, ma chi non vorrebbe che il prossimo fosse il quarto titolo invece del terzo? Dobbiamo sempre avere ben chiara una verità che oggi potrebbe avere un retrogusto amaro: anche se vinciamo, negli anni scorsi il Napoli è stato clamorosamente derubato. Se ne parla poco perché in Italia il club azzurro è sprovvisto di grandi potentati mediatici. La Juve invece, in un modo o nell'altro, riesce sempre a indirizzare l'opinione pubblica e lo fa con quei giornalisti che solo in apparenza sono super partes, ma che nella realtà dei fatti sono più faziosi dei faziosi. Allora a questo punto vien da fare un'osservazione scontata: è meglio il fazioso che difende una posizione ben precisa, ma che lo fa alla luce del sole. Il resto si commenta da se e fa quasi ridere. Allegri torna sempre su Juve-Salernitana, una partita che è usata quasi come un talismano. Nelle classifiche virtuali i tifosi bianconeri rievocano anche i due punti della sfida ai granata oltre ai 15 che sono ancora sub iudice (a voler essere bonari). Dimenticano però di aver goduto di favori clamorosi a Cremona, contro la Samp, contro l'Inter ecc. Ma che vuoi farci, la matematica non è mai stata il loro forte.
A cura di Giovanni Ibello
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