Restano impresse nella mente la rimonta da 0-2 a 2-2 nei minuti di recupero contro il Milan, l'eurogol di Cavani al 93° contro il Lecce dopo il salvataggio sulla linea di Grava, il gol a cinque secondi dal fischio finale di Maggio contro il Palermo e la fantastica tripletta di Cavani nel pirotecnico 4-3 contro la Lazio che ci permise di rimanere agganciati al treno scudetto. Da non dimenticare la prima notte in Champions nel 2011 dopo oltre 20 anni, col pareggio di Manchester e la miracolosa qualificazione agli ottavi nel girone della morte con Bayern, Villarreal e, appunto, City. Grida ancora vendetta l'eliminazione con il Chelsea agli ottavi dopo il 3-1 inflitto agli inglesi al San Paolo all'andata senza Mazzarri in panchina. La squalifica rimediata a Villareal ha costretto il tecnico azzurro a seguire la gara nel chiuso di una stanza d’albergo impestata, almeno quanto dichiarato, dal fumo delle sue stesse sigarette. E pensare che poteva non esserci lui sulla panchina in quella stagione a causa dei dissidi con De Laurentiis, il quale aveva già anche contattato Gasperini per sostituirlo, ma alla fine tutto rientrò. È stato il primo allenatore a vincere un trofeo a Napoli senza Maradona con il trionfo in Coppa Italia nel 2012, grazie al 2-0 contro la Juve a Roma. Nel 2013 l'ultima stagione col secondo posto in campionato e il record di punti aggiornato (all'epoca) a 78 punti. Poi arrivò la chiamata dell'Inter e si chiuse un capitolo importante del calcio Napoli, che ora sta per riaprirsi.
A cura di Domenico D'Ausilio
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