Il Napoli di Luciano Spalletti vince, convince, domina, soffre senza disunirsi. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno e dove può arrivare la squadra azzurra
editoriali
Il Napoli è in salute: i quattro perni del nuovo corso degli azzurri
Sorpresa Napoli: si sta sulla vetta d'Italia e si vince anche in Europa. Tempi di adattamento strettissimi per i giovani, subito determinanti
A leggere la classifica di Serie A e del girone A di Champions League, un po' le vertigini possono venire. Il Napoli è lassù, in entrambe le competizioni, con il miglior attacco in Italia e la seconda miglior difesa. Roba che a pensare che Koulibaly è stato sostituito dallo sconosciuto Kim e che sulla fascia sinistra domina un certo Kvaratskhelia vengono i brividi e non ci si crede. Eppure, l'ottimo avvio di stagione del Napoli non è un caso ma è stato costruito dallo scorso anno, quando la Società sapeva di dover avviare un nuovo corso, che c'era la necessità di ringiovanire la rosa ed abbassare il tetto ingaggi. E così, Giuntoli si è messo alla ricerca di giovani talenti, ha lavorato sodo e con pazienza per assestare tutti i colpi di mercato che si era prefissato e ha consegnato a Spalletti una rosa meno esperta ma più lunga e duttile. Ecco i quattro punti su cui è stato costruito questo nuovo corso, al momento estremamente convincente, del Napoli:
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