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NAPLES, ITALY - MAY 07: Pierluigi Gollini and Victor Osimhen of SSC Napoli celebrates victory after the Serie A match between SSC Napoli and ACF Fiorentina at Stadio Diego Armando Maradona on May 07, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Un giocatore costruisce la sua carriera attraverso gli attimi. L’attimo di un gol che può fare la storia, quello di una parata che fa vincere la squadra, un rigore sbagliato o parato, un rigore segnato, un salvataggio difensivo sulla linea. Ma anche l’attimo in cui si sceglie la squadra con cui giocare. A gennaio ci sono due calciatori che hanno preso in un attimo la scelta che ha cambiato la loro carriera Pierluigi Gollini e Salvatore Sirigu. Quest’ultimo ha preferito avere l’opportunità di giocare qualche minuto in più con la Fiorentina, portando invece l’ex Atalanta a giocare in meno ma a diventare campione d’Italia con il Napoli.
Una scelta di cui Gollini non si pentirà mai, non solo per la gloria, ma soprattutto per essere tornato ad amare il calcio. Lo ha raccontato lui stesso nel suo intervento post partita contro l’Atalanta in cui ha fatto il suo debutto da titolare in azzurro. A Firenze aveva perso la bussola che Spalletti e i suoi compagni gli hanno restituito. In effetti Pierluigi nelle poche occasioni avute sembra esser ritornato il portiere sicuro e determinante che si era visto a Bergamo. Infatti, negli anni in cui la squadra di Gasperini impressionava l’Europa lui era uno dei protagonisti più brillanti con parate decisive, ma anche un buon piede. Poi sono arrivati i problemi con l’allenatore e la cessione al Tottenham dove non è riuscito a prendersi lo spazio che sperava. Dopo l’esperienza in Inghilterra è arrivata la Fiorentina dove c’erano tutti i presupposti per ripartire, ma una giocata sfortunata in Conference League ha condizionato la sua esperienza toscana diventando quasi un peso per la piazza che dopo quell’attimo non ha più creduto nelle sue potenzialità.
Poi è arrivato il Napoli, che già in estate ci aveva pensato, e Pierluigi non è riuscito a dire di no. La storia ha dimostrato di aver fatto bene ed ora c’è tutta la voglia da ambo le parti di proseguirla insieme. Infatti, il portiere non vuole andar via e il club è pronto a chiedere uno sconto all’Atalanta per riscattarlo e mantenere in rosa un vice, o perché no, un titolare di tutto rispetto. Ma soprattutto un ragazzo che ha festeggiato lo scudetto con entusiasmo mostrando un forte carisma e attaccamento ai colori azzurri. Difficilmente in questi mesi lo si è visto con il muso lungo, anzi, sempre con il sorriso. Sempre con una parola di conforto per i propri compagni, sempre il primo ad esultare, perché l’obiettivo era di tutti e non del singolo. Tutte queste caratteristiche hanno reso Gollorius (il suo nome da rapper) un giocatore molto amato dai tifosi napoletani che con gioia accoglierebbero la notizia della sua permanenza per difendere insieme a Meret la porta dei campioni e scrivere altri attimi di storia indimenticabili.
A cura di Sara Ghezzi
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