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editoriali
BARCELONA, SPAIN - NOVEMBER 28: Xavi, Head Coach of FC Barcelona, interacts with Pedri of FC Barcelona during the UEFA Champions League match between FC Barcelona and FC Porto at Estadi Olimpic Lluis Companys on November 28, 2023 in Barcelona, Spain. (Photo by David Ramos/Getty Images)
L'avversaria del Napoli agli ottavi di Champions sarà il Barcellona: gli azzurri dovranno sfidare dunque i blaugrana che lo scorso anno hanno vinto la Liga. Scopriamo come gioca la squadra di Xavi e quali sono i suoi punti di forza e debolezza.
Partiamo dal punto principale: l'assenza di Gavi, fuori per un grave infortunio, ha rimescolato il modo di giocare di questo Barcellona. Il giovane talento spagnolo era un punto di riferimento per la rifinitura della sua squadra con la sua abilità a muoversi tra le linee. Dunque, Xavi ha dovuto apportare alcune modifiche e affidarsi maggiormente a Pedri, altro talento (paragonato ad Iniesta) e con ottime capacità di passaggio e fiuto del gol. I moduli variano dal 4-2-3-1 al 4-3-3, difendono spesso con un 4-4-2 con la linea di difesa schierata e il centrocampo a rombo. Da buon allievo di Guardiola, il tecnico del Barcellona ama la costruzione dal basso che parte dal portiere con Araujo che, oltre ad essere il baluardo della difesa, detta i tempi di impostazione. La squadra di Xavi ama poi giocare sulle fasce sfruttando la tecnica dei suoi calciatori, e il tecnico non lascia nulla al caso: le sue tattiche sono sempre ben studiate ed ha sempre pronta una mossa per sorprendere gli avversari.
Ma il Barcellona, ha anche punti di debolezza: lo scorso anno la difesa era un autentico bunker, ma quest'anno i numeri sono diversi. Le sbavatura difensive sono dietro l'angolo, ma nonostante ciò la garra di Araujo e la fisicità di Kounde fanno comunque reggere la retroguardia blaugrana. Ecco, proprio la fisicità alle volte sembra un altro punto di debolezza nonostante in rosa ci sia una punta di peso come Lewandowski. Ma la squadra di Xavi ama il palleggio rapido e la tecnica e dunque da quel punto di vista spesso difetta con i centrocampisti e i trequartisti che nei duelli fisici di certo non primeggiatno. Ultimo punto di debolezza può essere quello dell'inesperienza: la squadra è ricca di talento e gioventù che nelle sfide importanti potrebbe pesare. Insomma, il sorteggio poteva andare meglio ma anche peggio. Il Barcellona per il Napoli non è imbattibile: e da qui a febbraio/marzo (quando si giocherà la doppia sfida) potranno cambiare tante cose.
A cura di Giovanni Frezzetti
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