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editoriali
Quando il Napoli tornò sul podio: giocò in casa ma… lontano dal San Paolo
Questa sera alle 20.45 il Napoli di Garcia sarà ospite del Genoa di Gilardino al Ferraris. La gara è valida per la quarta giornata del campionato di Serie A. Gli azzurri tornano ad affrontare i liguri dopo due stagioni. I rossoblù hanno affrontato un solo anno di purgatorio nel campionato cadetto e sono prontamente tornati in nella massima serie, grazie al secondo posto dietro al Frosinone. Quando parliamo di Genoa-Napoli, nell'immaginario collettivo, viene alle menti lo spettacolare "spareggio" per la promozione in Serie A del giugno 2007 al Ferraris, che sancì la doppia promozione delle due squadre con un pareggio a reti bianche, che bastò a entrambe per raggiungere la Serie A grazie al pareggio interno del Piacenza contro la Triestina.
Ma nel consueto appuntamento settimanale con l'amarcord dei match azzurri, ricorderemo quello del 19 maggio 1974. Era l'ultima giornata di quella disgraziata stagione per il grifone, il quale arrivò a questo match con la retrocessione in Serie B già matematica e, come se non bastasse, con il problema di giocare in campo neutro. Infatti, il match si disputò a Piacenza e non al Ferraris, perché squalificato per due giornate dal Giudice Sportivo a causa delle intemperanze di alcuni tifosi rossoblù nei confronti dell’arbitro Casarin al termine di Genoa-Torino 0-2 di domenica 21 aprile 1974. Gli azzurri, dal canto loro, erano nettamente più motivati: infatti con un pareggio si sarebbero qualificati matematicamente per la Coppa Uefa 1974-1975 e con una vittoria addirittura sarebbero arrivati sul podio di quel campionato vinto poi dalla Lazio. A causa della concatenazione di tutti questi fattori, venne fuori un match in cui gli azzurri giocarono praticamente tra le mura amiche. Infatti, solamente una parte degli 8231 abbonati del Genoa fu presente sugli spalti al seguito della squadra ormai matematicamente retrocessa, mentre gli 8820 paganti furono quasi tutti tifosi del Napoli. Il match, ovviamente, si risolse a favore dei partenopei grazie a una doppietta di Braglia nella prima frazione di gioco, al 30° e al 39° minuto, mentre nella ripresa accorciò le distanze con Rosato al 57° minuto. Grazie a quella vittoria gli azzurri riuscirono a tornare sul podio della Serie A dopo tre anni e, dunque, a concludere al terzo posto il campionato 1973-1974, preludio alla stagione successiva, quando mancarono il primo appuntamento con lo scudetto per soli due punti dietro alla Juve. Il campionato 1973-1974 terminò nella bufera, a causa di un illecito sportivo che colpì Verona e Foggia. Gli scaligeri furono declassati all'ultimo posto, mentre i pugliesi furono penalizzati di 6 punti. Se questi provvedimenti fossero stati presi a campionato in corso, i liguri non sarebbero arrivati già matematicamente retrocessi e, chissà, l'esito sarebbe potuto essere differente.
In foto in piedi da sinistra: Zurlini, Orlandini, Bruscolotti, Braglia, Juliano e Carmignani. Accosciati da sinistra: Vavassori, Clerici, Esposito, Pogliana e Canè.
A cura di Domenico D'Ausilio
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