La simbiosi psicologica di Gattuso e Insigne: Rino è il top player, Lorenzo la sua anima in campo

Il Napoli c’è, e non molla di un centimetro. Contro la Fiorentina è venuta fuori tutta l’anima “Gattusiana” di questa squadra, di cui Insigne è l’autentico trascinatore. Uno dei meriti di Rino è proprio quello di aver creato una specie di simbiosi con il capitano azzurro che ormai incarna la sua anima in campo. Un netto 2-0 che ha fatto esplodere tutta la gioia dei tifosi partenopei: è tornato quell’entusiasmo che sembrava un po’ essersi perso dopo le tante voci destabilizzanti circolate negli scorsi mesi.

È un Napoli di carattere: Gattuso e Insigne sono in simbiosi

Il netto 2-0 di Firenze ha spazzato via ogni ombra gettata dalle ennesime e discutibili decisioni arbitrali nel campionato di Serie A. Il Napoli ha il destino nelle proprie mani, e solo lui può distruggersi o trovare la gloria. La Champions é a un passo, ma quel passo bisogna farlo. La partita contro la Fiorentina è stata una battaglia e gli azzurri sono stati all’altezza. Come dei guerrieri hanno lottato, si sono sporcati la maglia di sangue pur di vincere. Il merito di questo spirito di squadra è certamente di Gattuso. Il generale ha un esercito di soldati pronti a farsi ammazzare per lui. In campo il suo luogotenente è Lorenzo Insigne, il capitano, e che capitano. Guardando la partita si è avuta come l’impressione che Rino e Lorenzo fossero in simbiosi: non quella biologica ma quella psicologica. Gattuso e Insigne ormai hanno una relazione di stretta dipendenza calcistica.

Il futuro del Napoli: a un passo dalla Champions

Quasi come in un rapporto tra padre e figlio, Gattuso ha aiutato Insigne ha sviluppare tutte le sue risorse personali per trascinare il Napoli al successo. In uno sviluppo psicologico di questo concetto di simbiosi, col tempo il figlio avrà sempre meno bisogno di affidarsi al padre, fino a far svanire la simbiosi. Ecco, è proprio quello che potrebbe accadere al Napoli e che farebbe solo del male a questa squadra. Ormai la stagione sta per finire e la Champions è a un passo: tutti i discorsi sul futuro vanno rimandati alla prossima settimana. Ma una cosa va detta: rompere questa simbiosi tra Insigne e Gattuso (e tutta la squadra) sarebbe ai limiti del paradosso pirandelliano. Coloro che sono innocenti rischiano di divenire colpevoli, sconvolgendo così la realtà. Ecco, tutto questo va evitato. Insomma, dopo questa cavalcata che potrebbe concludersi in maniera trionfale il finale, per il bene di tutti, deve vedere al ancora comando, a lungo, il generale Gattuso e la sua anima in campo Insigne.

A cura di Giovanni Frezzetti

© RIPRODUZIONE RISERVATA