I due anni di contratto e l'opzione per il terzo sono un chiaro segnale: la dirigenza ha un progetto. Quest'ultimo dev'essere ovviamente rispettato e la chiave diventerà anche il mercato, attraverso il quale si proverà a rinforzare ulteriormente la rosa. Sono e saranno giorni caldi in città, ma da ieri sera c'è una nuova consapevolezza: la panchina del Napoli è stata affidata ad un uomo forte, che proverà a toccare il punto più alto della sua carriera proprio in azzurro come già successo a Luciano Spalletti. Questa qui potrebbe essere la chiave, come lo è stata per alcuni calciatori "affamati" venuti a Napoli per esprimere le loro potenzialità al massimo, fino a quel momento inespresse. Uomini come Lobotka, Kim, Di Lorenzo, Osimhen stesso e senza dimenticare uno venuto dalla Georgia che fa tunnel a ogni primo tocco di ogni partita. Cambiando si vince e non sempre gli allenatori già all'apice della loro carriera possono essere quelli giusti per restare vincenti. Serve quel mordente che tende all'infinito.
A cura di Giuseppe Ferrara
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