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Garcia, similitudini e differenze con Spalletti: come giocherà il suo Napoli?

Garcia, similitudini e differenze con Spalletti: come giocherà il suo Napoli? - immagine 1
Tra il tecnico francese e quello toscano ci sono dei punti di contatto ma anche alcune diversità nell'interpretare il gioco: una breve analisi
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Il Napoli ha scelto il suo nuovo allenatore: si tratta di Rudi Garcia. Ma quale sarà il gioco del suo Napoli? Il tecnico, che in Italia ha già allenato la Roma, ha uno stile di gioco simile a Spalletti. Dunque, oltre a condividerne il modulo, la sua tattica si adatta perfettamente agli interpreti presenti ad oggi nella rosa del Napoli. Una breve analisi dello stile di gioco del tecnico francese.

Come giocherà il Napoli di Garcia?

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Il gioco di Garcia, basato sul 4-3-3, ha uno stile offensivo e si basa molto sulla velocità: un primo punto di contatto con Spalletti. Andando a prendere gli interpreti utilizzati dal tecnico francese ai tempi della Roma, si notano subito delle similitudini con i calciatori della rosa del Napoli. Pjanic e Gervinho erano i principali addetti alla verticalizzazione rapida: in perfetto stile con Lobotka e Osimhen. Una soluzione spesso adottata da Spalletti soprattutto all'inizio dello scorso campionato. A differenza del toscano, però, Garcia ha un gioco più verticale, meno basato sul possesso e più sul contropiede con il ruolo fondamentale delle mezzali che devono inserirsi. Fondamentale in questo era il ruolo di Nainggolan capace di interpretare benissimo le due fasi di gioco: facile il paragone con Anguissa che ha dimostrato di essere completamente a suo agio in queste vesti. Importante anche l'apporto dei terzini che si alzano spesso sulla linea dei centrocampisti venendo aiutati dalla copertura del mediano. Dunque, rapidità, verticalità e inserimenti per poter arrivare davanti alla porta avversaria con il minor numero di tocchi possibili.


Venendo alla fase difensiva, il suo 4-3-3 diventa un classico 4-1-4-1 a cui non partecipa solitamente la prima punta.  Fondamentale è il ruolo del mediano basso (Lobotka ndr) che diventa uno schermo per la linea difensiva, schiacciandosi quasi sulla linea bassa. Importante il ruolo del mediano basso e quello di una mezzala (Anguissa ndr) per fare rispettivamente da cuscinetto e da recupera-palloni, soprattutto perché Garcia ama spingere con entrambi i terzini rischiando le imbucate in contropiede. Infatti, le sue squadre beccano molte ammonizioni proprio per l'intensità che ci mettono nel recuperare i palloni ed evitare di farsi beccare scoperti. Insomma, ci sono ingredienti di similitudine e differenza con Spalletti: ma la continuità tattica si noterà.

A cura di Giovanni Frezzetti

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