Luis Vinicio
—Per ritrovare un tecnico straniero sulla panchina azzurra i tifosi dovettero aspettare ben 34 anni con l'arrivo di Luis Vinicio nel 1973, il quale restò per tre stagioni, ritornando per altre due stagioni tra il 1978 e il 1980. 'O Lione, inoltre, giocò anche in maglia azzurra dal 1955 al 1960 ed è stato uno degli idoli della tifoseria partenopea, applicando per primo in Italia il gioco del calcio totale all'olandese e sfiorando la vittoria dello scudetto nel 1974-1975, terminando il campionato al secondo posto, a soli due punti dalla Juve. Ferlaino lo esonerò a metà giugno del 1976, impedendogli di disputare la finale di Coppa Italia contro il Verona, vinta 4-0 dal tandem Delfrati e Rivellino.
Vujadin Boskov
—Dopo Vinicio, nel 1994-1195 si presentò sulla panchina azzurra il serbo Vujadin Boskov, il quale aveva vinto lo scudetto con la Sampdoria tre anni prima. Subentrò alla settima giornata all'esonerato Vincenzo Guerini. Boskov non poteva allenare in Italia, non essendo in possesso del patentino come tutti i tecnici stranieri fino alla fine degli anni 90, e fu affiancato da un'altra leggenda degli azzurri, Faustino Cané. Fu sfortunato nella sua prima stagione in azzurro, mancando la qualificazione alla Coppa Uefa per un solo punto. Non riuscì a ripetersi nella seconda, terminando al dodicesimo posto in classifica, con un Napoli ormai lontano parente di quello bello e vincente della seconda metà degli anni 80.
Zdenek Zeman
—Il Napoli retrocesse in Serie B nel 1997-1998 e dopo due stagioni in purgatorio tornò in Serie A. La nuova accoppiata Ferlaino e Corbelli pensarono al boemo Zdenek Zeman per rilanciare il club azzurro, non confermando dunque l'allenatore della promozione Walter Novellino. Il tecnico fu annunciato in pompa magna grazie ai buoni risultati ottenuti con il Foggia e nella Capitale e al suo 4-3-3 super offensivo. Il boemo, però, disilluse la piazza partenopea. Infatti dopo sei giornate e solo due punti ottenuti, viene esonerato e sostituito da Emiliano Mondonico, il quale però non riuscì a evitare la seconda retrocessione consecutiva in Serie B del club azzurro.
Benitez e Garcia
—Il Napoli fallì nel 2004 e arrivò Aurelio De Laurentiis a far rinascere il club azzurro. Nel 2013 arrivò il suo primo tecnico straniero: lo spagnolo Rafa Benitez. L'allenatore riuscì ad attrarre molti calciatori di caratura internazionale come Reina, Albiol e Higuain. L'iberico è l'unico tecnico straniero ad aver conquistato trofei sulla panchina azzurra: nel 2014 vinse la quinta Coppa Italia e la seconda Supercoppa Italiana della storia del club. È, dunque, da considerarsi il tecnico che ha avviato il Napoli ad essere un club di respiro internazionale. Dopo nove stagioni, quindi, arriva il secondo tecnico straniero dell'era De Laurentiis - il primo francese della storia azzurra - Rudi Garcia. È chiamato al non facile compito di raccogliere l'eredità di Luciano Spalletti, colui che ha riportato lo scudetto all'ombra del Vesuvio dopo 33 anni. Dopo la conferenza di presentazione e sui social ha già conquistato i tifosi del Napoli e a noi non resta che augurargli buon lavoro.
A cura di Domenico D'Ausilio
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