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Nicolò Frustalupi (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il Napoli Primavera ha conquistato la salvezza, sudata quanto meritata, giovedì allo stadio Piccolo di Cercola: dopo il 2-2 dell'andata, i ragazzi di Frustalupi si sono imposti per 2-0 sul Genoa, aggiudicandosi così la doppia sfida playout. Si può parlare di "miracolo" sportivo? Assolutamente sì. Il mister ha ereditato una squadra neopromossa dalla Primavera 2 dovendosi confrontare con rose più attrezzate e più navigate nella categoria. I meriti del tecnico e del suo staff, dunque, sono tanti.
Partiamo dall'inizio, mister Frustalupi è arrivato a Napoli raccogliendo una squadra neopromossa dalla Primavera 2. Dunque, sarebbero serviti investimenti per rimpolpare la rosa con ragazzi di maggiore esperienza. In pratica, si è ritrovato tra le mani una squadra giovane in cui quasi nessuno aveva fatto una presenza nel massimo campionato giovanile. Sono tanti i 2004 che il mister ha lanciato in questa stagione facendo di necessità virtù: una rosa giovane che ha avuto anche i suoi exploit vincendo in casa delle grandi (Juve, Roma, Milan ecc). Il mercato è stato praticamente nullo: sono arrivati Mercurio, Touré e De Marco (provenienti da squadre di Serie C). L'unico colpo, voluto fortemente dal mister e dal direttore Grava, è stato Coli Saco: un'autentica fortuna in quanto è stato un tassello fondamentale per la salvezza.
I talenti al servizio di Frustalupi, i vari Vergara, Cioffi, D'Agostino ed Ambrosino, non potevano tirare da soli la carretta. Proprio Ambrosino, giustamente esaltato per la sua stagione, non aveva mai giocato in Primavera 1. Ecco un altro merito del mister: aver lavorato su un ragazzo promettente che è stato poi l'anima della squadra. Il lavoro quotidiano in allenamento ha consentito di svilupparne le sue caratteristiche, facendogli segnare 19 gol e facendolo giungere alla convocazione con la Nazionale Under 19. Insomma, una squadra costruita a budget 0 con cui è servito tanto sudore. Per intenderci: è come se la Cremonese, neopromossa in Serie A, non spendesse neanche un centesimo sul mercato e si giocasse la salvezza con i giovani che ha in rosa. Sarebbe una scalata ardua, un autentico miracolo. Ecco, questo è accaduto quest'anno per gli azzurrini.
E il futuro? Il Napoli giocherà la Youth League (la Champions della Primavera ndr) e serviranno sicuramente rinforzi all'altezza visto il livello del torneo. Ed è per questo che, giustamente, Frustalupi sta riflettendo sul suo futuro. “Ci vogliono presupposti diversi”, ha dichiarato il mister dopo la vittoria sul Genoa. Comprensibile e condivisibile: un altro anno così, senza investimenti adeguati, farebbe perdere 10 anni di vita a qualsiasi allenatore. Il Napoli merita una Primavera adeguata, sia nelle strutture che nell'organico, al blasone della prima squadra. Sarebbe un premio alla città, ai tanti ragazzi che nella nostra terra inseguono il sogno del pallone. E parliamoci chiaro, sarebbe un premio anche per mister Frustalupi (magari con un contratto che preveda un progetto a lungo termine) che potrebbe lavorare con una rosa all'altezza e proseguire la sua crescita professionale. Per ora Napoli si gode questa impresa, per il futuro si accettano altri miracoli.
A cura di Giovanni Frezzetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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