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editoriali

Theo Hernandez non è uno stinco di santo: condanniamo l’accaduto, ma ora basta ipocrisie

Theo Hernandez non è uno stinco di santo: condanniamo l’accaduto, ma ora basta ipocrisie - immagine 1
La proposta del giornalista della nota televisione sportiva: è giusto tributare un applauso a un giocatore così antisportivo?

Nel consueto "Brunch dello Sport" su Sportitalia, il collega Francesco Letizia ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso Theo Hernandez-tifosi del Napoli. Ecco quanto delle sue parole è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

La proposta di Letizia: napoletani, tributate un applauso a Theo. Siamo oltre il ridicolo

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"Quello che è successo è indecente, non si può sparare a zero su un bambino piccolo e scrivere quelle cose. Questo vale per tutte le tifoserie, ma è evidente che quanto accaduto stavolta riguardi i tifosi del Napoli. Io propongo ai tifosi azzurri di tributare un lungo applauso a Theo nel prepartita di Napoli-Milan. Certo, poi durante i 90 minuti bisogna dare battaglia e sostenere la propria squadra del cuore. Ma nel pregara applaudire Theo significa prendere le distanze da chi si è macchiato di un gesto così vile". Su questa vicenda c'è da dire una cosa: ciò che è successo è davvero squallido ed è doveroso stigmatizzare l'accaduto sposando appieno le parole del collega Letizia. I bambini poi sono sacri e toccarli, anche solo con le parole, dovrebbe essere un reato da corte marziale. C'è anche da dire però che la mamma degli imbecilli è sempre incinta e Theo non è certo uno stinco di santo. La sua condotta gravemente antisportiva (ricordate cosa ha fatto su Lozano subito dopo il gol) ha scatenato anche questi pseudo tifosi più beceri. Ci verrete a dire che fa parte della trance agonistica, ma a tutto c'è un limite. Mercoledì scorso l'arbitro Kovacs ha concesso di tutto ai milanisti: hanno sbraitato come oranghi, distrutto bandierine, ecc. Tutto normale per i northern giants? Questo non giustifica ciò che è accaduto sui social (ci mancherebbe!), anche se poi i social sono così, è facile gettare la pietra e poi nascondersi con viltà dietro la protezione di uno schermo. Diciamo solo che, sapendo un minimo come va il mondo, certi atteggiamenti sono benzina sul fuoco dell'ignoranza. Ma è altrettanto imperdonabile, ed ignorante, fare di tutta un'erba un fascio e gettare fango sui tifosi del Napoli a causa di quattro cerebrolesi.  Napoli è ben altro.

A cura di Giovanni Ibello