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Condannò il Napoli, ora sarà vice Di Lorenzo: le Moire inviano Faraoni

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Dallo "sgarro" commesso nel 2021 alla possibilità di ricoprire il delicato ruolo di vice Di Lorenzo, gol e assist al servizio di Rudi: ecco chi è il primo colpo del Napoli campione d'Italia
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Erano tempi bui, foschi, tetri. Eppure è trascorso soltanto un biennio. Un biennio nel quale è avvenuto un cambiamento radicale, che ha poi determinato il futuro successo del Napoli e la conquista dell'agognato scudetto. Allora il destino era nelle mani della squadra allenata da Gattuso, numerose erano le possibilità di qualificarsi alla Champions. Eppure, il filo tessuto dalle Moire, tipiche della mitologia e signore del destino degli individui,  aveva altro in serbo per i partenopei, poiché il rappresentante delle figure greche avrebbe dovuto cambiare il corso del destino azzurro. Ironia della sorte, lo stesso inviato è ad un passo dall'approdo sotto l'ombra del Vesuvio; Davide Faraoni sarà presto il vice Di Lorenzo al Napoli.

Una mansione non agevole per un calciatore dal grande potenziale, anche se lo scetticismo regnerà sovrano tra il popolo napoletano. Davide, difatti, ha regalato delusioni sportive ai tifosi partenopei, nella loro memoria è impressa la gara maledetta del 23 maggio del 2021 giocata con gli scaligeri al Maradona, terminata con un pareggio sconfortante. Un'ingiuria commessa da un professionista, un'ingiuria alla quale potrà rimediare con la dimostrazione della passione doverosa per la maglia azzurra. Sulla scia del Cholito Simeone e del suo trasferimento in quel di Napoli, l'esterno italiano dovrà far rifiatare il capitano stakanovista nei momenti cruciali della stagione ed offrire a mister Garcia un'alternativa di spessore.


Le Moire inviano Faroni al Napoli: l'uomo del destino vestirà azzurro

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Perché la nuova era targata Rudi è già stata avviata, ricordare Spalletti sarebbe deleterio per il benessere della tifoseria campana e compromettente per la gloria futura del Napoli. Occorrerà esperienza per proseguire lungo la strada vincente. Nel corso della prossima stagione sarà estremamente complicato fiutare il dolce profumo dello scudetto, sebbene sia stato cucito sul petto delle nuove maglie azzurre. Naturale allora che il terzino del Verona sia ormai prossimo all'approdo in Campania, considerata la sua lunga militanza in Serie A. Finora nella massima serie, conta 168 presenze con 16 reti realizzate e 22 assist per i compagni. Un bottino notevole per un difensore, sì avanzato ed adottato come esterno, ma si tratta pur sempre di un difensore.

La trattativa con l'Hellas pare sia ormai alle battute finali, Zanoli saluterà nuovamente il Napoli e tornerà in Liguria. Nuova esperienza con il Genoa di Gilardino, ritagliarsi un proprio spazio in azzurro era probabilmente un'ipotesi inverosimile agli occhi della dirigenza. A differenza, invece, di Faraoni, il quale sarà impiegato più agevolmente rispetto al giovane emiliano. Terzino destro contraddistinto da una grande spinta, Davide, infatti, può ricoprire il ruolo di esterno, ma è anche un difensore di estrema affidabilità. Sa svolgere con oculata attenzione sia la fase offensiva sia difensiva. Con le dovute proporzioni, le similitudine con capitan Di Lorenzo sono lampanti, anche se preferisce spingersi in avanti e sfoggiare le sue migliori caratteristiche nell'area di rigore avversaria. Attraverso la sua prestanza fisica e le qualità tecniche indiscutibili, è divenuto il fulcro della retroguardia veronese, attirando l'attenzione dei top club italiani e illuminando il palcoscenico della Serie A. A Faraoni sarà offerto un un nuovo contratto ed una possibilità di riscatto: lo "sgarro" commesso nel 2021 potrà essere archiviato soltanto con la dedizione e l'amore per una squadra interconnessa con la città di "Partenope".

A cura di Edoardo Riccio

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