Perché c'è da essere fiduciosi
—Partiamo da un presupposto di base: siamo appena ad inizio luglio, il mercato è iniziato da poco più di una settimana. L'estate (torrida) è lunga così come lo è il mercato. Sentir dire da varie parti che il Napoli si sta indebolendo, è immobile, non compra nessuno, è fuorviante e incattivisce solo l'ambiente in modo del tutto gratuito. Non ci risulta che gli altri top club stiano facendo queste grandi operazioni di mercato. Anzi, qualcuna sta solo vendendo senza rinforzarsi (vedi il Milan). Questa squadra, tra l'altro, capace di vincere uno scudetto a suon di record, non è nemmeno facilmente migliorabile. Qualche ritocco sicuramente va fatto per la panchina, ma per il resto c'è solo da attendere. Se parte qualcuno, arriverà un sostituto. Per fare un esempio: che senso ha prendere un attaccante quando hai Osimhen, Raspadori e Simeone? Se dovesse partire il nigeriano si vedrà. Di sicuro c'è bisogno dell'erede di Kim, e per quello la dirigenza azzurra è al lavoro per garantire a Garcia il miglior sostituto possibile. Già Garcia...c'è chi rimpiange Spalletti ancor prima che il francese abbia iniziato un giorno di ritiro. Perché? E se dovesse vincere il triplo di quanto vinto dal tecnico toscano? Questo disfattismo ciclico infondato non fa bene alla piazza. Per il resto c'è da aspettare, i mesi scorreranno via lentamente, non resta che godersi le vacanze, il relax con un orecchio a radio mercato in attesa del campo, giudice supremo.
a cura di Tony Sarnataro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA