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editoriali

Vincere le vertigini d’alta quota e giocare con coraggio, senza «ragionar di lor»

cremonese napoli
Caro Napoli, per vincere le vertigini da alta classifica devi imparare a spiccare il volo senza paura!

Raffaele Troiano

Se è nelle difficoltà che si vedono le grandi squadre, la domanda ora come ora ci viene spontanea: il Napoli può ambire allo scudetto? Dopo nove giornate, il percorso compiuto dagli azzurri è stato imperioso, culminato nella vittoria per 4-1 contro la Cremonese allo Stadio Giovanni Zini. Risultato largo, forse bugiardo, perché la squadra di Luciano Spalletti ha sofferto eccome la formazione avversaria, lasciando i tifosi in balia dei fantasmi del passato. Ma questa volta, il risultato è stato diverso: i cambi del tecnico toscano la vincono e conquistano tre punti fondamentali, portando il Napoli a raggiungere in solitaria la vetta della classifica. Toccare il cielo con un dito, è questo quello che fa Giovanni Simeone mentre impatta di testa il pallone del 2-1, quello del definitivo sorpasso. È quello che fa il Napoli, un anno dopo dall'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina partenopea. Gli azzurri sono nuovamente lì, a guardare tutti dall'alto in basso, ma stavolta vogliamo essere noi a festeggiare a Giugno. Per arrivare a quel traguardo, tanto sognato quanto tenuto nascosto in fondo al cassetto dei desideri, si deve imparare dagli errori del passato.

Cremonese-Napoli, il match spartiacque della stagione azzurra?

cremonese napoli simeone

Lo scorso anno alla squadra partenopea veniva attribuita la mancanza di cinismo, il non avere la mentalità giusta per restare in vetta. Quest'anno la musica sarà davvero cambiata? Analizziamo il ruolino di marcia dei partenopei: 23 punti conquistati in 9 giornate di campionato, con 22 reti segnate e soltanto 7 subite. Gli azzurri sono ancora imbattuti, sia in Europa che in Italia, dove gli unici punti persi sono stati con Fiorentina e Lecce.

Il calcio totale della squadra di Spalletti ha quindi già avuto dei piccoli intoppi, ma dalla vittoria contro il Liverpool qualcosa è scattato: il Napoli ha totalmente cambiato volto. Gli azzurri, infatti, iniziano ad imporsi con coraggio e determinazione fino al raggiungimento dell'obiettivo. Ma serviva ancora qualcosa da dimostrare, era necessario mostrare a tutti gli attributi della formazione partenopea: il match contro la Cremonese è la risposta a tutti i dubbi.

Una sfida che, per come si era messa, lo scorso anno avremmo probabilmente perso, provando ancora una volta quel senso di occasione mancata. Gli azzurri, dopo la rete di Dessers, perdono un po' della loro lucidità, iniziano ad arrancare sotto i colpi degli avversari, rimanendo però sul risultato di 1-1. In queste partite serve determinazione e coraggio...serviva il colpo del campione. Ed è al 76' che, come un angelo che prende il volo, il Cholito salta più in alto di tutti, colpendo quel pallone con tutta la forza che ha in corpo: Radu è battuto, siamo avanti noi! Una vittoria che può dare la carica giusta in vista di un percorso lungo e difficile: quello contro la Cremonese, può essere il match spartiacque della stagione azzurra.

La forza del Napoli sta tutta nel coraggio e in una panchina di qualità

Vincere le vertigini d’alta quota e giocare con coraggio, senza «ragionar di lor»- immagine 3

Il Napoli di Luciano Spalletti sogna e fa sognare i propri tifosi, mostrando un calcio frizzante che, in quel grande rettangolo verde, mette all'angolo l'avversario. Ma cos'è cambiato rispetto alla scorsa stagione? Dal punto di vista di chi vi scrive, gli azzurri hanno finalmente trovato il loro equilibrio tattico, unito a grande coraggio e ad una fame insaziabile. La cessione di Fabian Ruiz ha permesso a Zielinski di tornare ad esprimersi ad alti livelli, lasciandolo spaziare dalla metà campo fino alla trequarti. Senza dimenticare poi, ovviamente, il gigante Anguissa che, salito in cattedra, ha dimostrato di essere un giocatore di livello internazionale, un pezzo insostituibile.

Ma la differenza è soltanto nell'atteggiamento? Le operazioni di mercato fatte quest'anno hanno, inaspettatamente, rinforzato la formazione titolare, ma non solo. Infatti, gli azzurri possono vantare, senza troppa paura di dirlo ad alta voce, la panchina più forte dell'intero campionato. Basti considerare che il Napoli ha nel suo angolo punte ben tre giocatori di assoluto livello: Victor Osimhen, Giacomo Raspadori e Giovanni Simone. Il nigeriano ha saltato le ultime sei uscite tra Serie A e Champions League, avete per caso sentito la sua mancanza?

Gli ultimi due, uniti a giocatori come Ndombele, Elmas, Olivera e Lozano (giusto per citarne alcuni), sono in grado di cambiare le partite in pochi minuti. Che le nostre fortune possano arrivare da questi uomini in più durante l'arco dell'intera stagione? Le premesse sono certamente ottime, e al Nord cominciano ad avere paura di noi. Cominciano infatti ad accusarti per intimidirti, ma tu, caro Napoli, fa come disse Virgilio nella Divina Commedia: "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa".

A cura di Raffaele Troiano

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