Per ritornare ad un'analisi più "tecnica" e meno di pancia. Fondamentalmente, la vita è fatta di scelte e di fasi differenti. In questo momento il Napoli sta scegliendo un abito diverso da quello passato che probabilmente non stava più bene e che aveva bisogno di quel cambiamento che ha portato Conte. Il suo Napoli è più pragmatico, più equilibrato e cinico, che tende a tenere meno il pallone, ma ad aggredirlo di più. Una squadra che, come dimostrato contro l'Empoli, può anche soffrire ma riuscendo a mantenere la porta inviolata. Una squadra che ricorda la Juventus dell'epoca contiana, praticamente invincibile e che suscitava anche un po' d'invidia. La squadra azzurra non sembra ancora così imbattibile, ma il percorso è ancora lungo e da queste parti bisognerà abituarsi a non vedere più il calcio champagne e ciò non deve rappresentare un dramma. Anche vedere Politano impegnato maggiormente in difesa e più scarico in attacco. Alla fin dei conti cosa interessa: le medaglie invisibili o un trofeo alzato con la squadra festante? In fondo ha ragione il mister: "Abbiamo vinto, il resto è aria fritta".
A cura Sara Ghezzi
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