“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano": Venditti ha sempre avuto ragione, e Walter Mazzarri ne è la conferma. E questi giri sono davvero immensi visto che per il tecnico toscano si tratta del secondo ritorno dopo aver fatto il vice di Ulivieri nel 1998-99 e l'allenatore del Napoli dal 2009 al 2013. Una scelta coraggiosa, sia quella del presidente De Laurentiis sia quella di Mazzarri che ha accettato di prendere tra le mani una creatura ricca di potenziale ma che in questo momento ha il morale sotto i tacchi. A lui il compito di far rialzare i campioni d'Italia e di riportare l'entusiasmo tra i tifosi.

A volta ritornano: a Napoli un Mazzarri 3.0

Per Mazzarri è l'occasione della vita: Walter ha detto di aver studiato, di essersi evoluto e di non vedere l'ora di buttarsi in una nuova avventura. Eccola servita, la sfida delle sfide, quella del terzo ritorno a Napoli, quella di difendere la gloria dello scudetto con gli artigli. Sa che avrà 6 mesi per dimostrare tutto, per potersi rilanciare e tornare in auge proprio come 10 anni fa quando la sua grande occasione, dopo l'esperienza in azzurro, fu l'Inter. Quello di oggi si preannuncia come un Mazzarri 3.0: un'evoluzione dell'allenatore che ha vissuto gli alti e bassi negli ultimi 20 anni. Ma al di là dell'aspetto calcistico, quel che conta è che Walter porterà una ventata di cultura del lavoro di buoni propositi dal punto di vista umano. Insomma, lui ha capito dove ha fallito Garcia e cosa dovrà fare per entrare subito in sintonia con la squadra. L'aspetto umano è la chiave di volta di tutta questa storia: De Laurentiis lo sa, l'ha sempre saputo, e per questo ha fatto la scelta giusta correggendo quella sbagliata dell'estate. Per dare la scossa ci voleva la più romantica delle storie: quella di un amore sbocciato ma mai finito. Mazzarri si è detto pentito di quell'addio al Napoli, all'Inter tutto fu diverso proprio sotto l'aspetto umano. Non è mai stato apprezzato, non è mai stato difeso: ora tutto torna e il cerchio di chiude. E Walter merita il migliore dei finali: riportare il Napoli in alto, proprio dove l'aveva lasciato.

A cura di Giovanni Frezzetti

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