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editoriali

Calendario Napoli, un avvio alla Garcia è possibile! Servono punti per il fitto inverno

Mattia Fele
Mattia Fele Editorialista 

Dal Frosinone al Lecce, passando per un'altra stagione dedicata alla Storia. Al Terzo Scudetto e chissà se non anche a qualcosa in più...

È vero, bisogna giocarle tutte e nessuna con un briciolo di entusiasmo in meno. Che sia la prima, al ritorno in campo da Campioni con lo Scudetto cucito o che sia a Natale, a Pasqua, dopo le soste per le squadre nazionali. Il Napoli dev'essere pago solo del passo successivo e mai di quello all'indietro. Ciò nonostante, nel calcio di oggi il calendario e le circostanze avverse hanno acquisito un'importanza straordinaria, al punto da dover costringere un club calcistico ad infoltire le rose e creare dei piani B e C pure in corso d'opera. È il caso di Bennacer con il Milan, che dovrà inventarsi un mediano per i primi sette mesi della prossima stagione causa sovra-stress e infortunio grave a fine stagione. Sarà il caso del Napoli che perderà per circa sei partite Anguissa e Osimhen per la Coppa d'Africa tanto malvista da De Laurentiis.

Tutti contro tutti

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E allora anche l'ordine casuale delle sfidanti può incidere. L'anno scorso nel primo, mostruoso e complesso mese di agosto il Napoli pareggiò due partite e ne vinse altrettante. Fu l'agosto di Simeone e Raspadori, arrivati praticamente a campionato iniziato. Poi l'assurdo cammino con undici vittorie di fila in Serie A, dritti fino alla sosta mondiale (l'ultima gara fu a metà novembre 2022 contro l'Udinese, ndr). Ancor prima, nella stagione 2021/22 le vittorie iniziali consecutive furono otto, fermatesi con Roma-Napoli 0-0 proprio nella casa di Spalletti e Garcia. Insomma, questa rosa ha insegnato di poter infilare filotti importanti con una buona preparazione, sulla quale tra l'altro De Laurentiis ha sempre posto un accento importante. E, tra le altre cose, statisticamente è dimostrato che nel calcio il "chi ben comincia è a metà dell'opera" è più che un proverbio della nonna. Garcia iniziò alla Roma proprio con dieci vittorie consecutive e quell'anno chiuse con 85 punti, 5 in meno del Napoli di Spalletti, uno in meno della quota Scudetto dell'anno precedente. 85 punti questa squadra nelle gambe li ha eccome.

Le prime gare del Napoli suggeriscono proprio l'ipotesi di un certo bottino di punti, o almeno ne creano le aspettative. Ci saranno: Frosinone, Sassuolo, Lazio, Genoa, Bologna, Udinese, Lecce, Fiorentina, Hellas Verona e poi il Milan. Sarri e Pioli gli unici fastidi sulla carta di un cammino che può essere netto per quanto nuovo e difficile, come sempre. Sulla Champions, ha detto bene Garcia. Il Napoli giocherà in casa cinque volte su sei nelle partite di campionato subito susseguenti al girone di Champions. Nello specifico, la prima giornata si incastrerà tra Napoli-Lazio e Genoa-Napoli. La seconda tra Lecce-Napoli e Napoli-Fiorentina, la terza tra Verona-Napoli e Napoli-Milan, la quarta tra Salernitana-Napoli e Napoli-Empoli, la quinta nel tour de force tra Atalanta-Napoli e Napoli-Inter e infine la sesta tra Juventus-Napoli e Napoli-Cagliari.

Il periodo più caldo sembra però essere quello dalla 24esima alla 30esima: in sei giornate Juve, Inter, Atalanta e Milan in un momento del campionato che è decisivo come pochi altri. È stato il momento di Torino-Napoli 0-4, rapportandolo alla stagione appena finita. L'ideale per Garcia sarebbe riuscire ad arrivare in piena competizione Scudetto alla pari delle milanesi (ci fidiamo poco del fatto che il progetto Juve torni già vincente, ndr) a 2024 inoltrato. Solo così - un po' come direbbe Allegri - si potrebbe pensare al rush finale per difendere il tricolore fino all'ultimo dei tre fischi dell'ultima partita (contro il Lecce al Maradona, ndr). Senza aspettative pressanti ma con grande coraggio e fiducia.


Di Mattia Fele

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