Le prime gare del Napoli suggeriscono proprio l'ipotesi di un certo bottino di punti, o almeno ne creano le aspettative. Ci saranno: Frosinone, Sassuolo, Lazio, Genoa, Bologna, Udinese, Lecce, Fiorentina, Hellas Verona e poi il Milan. Sarri e Pioli gli unici fastidi sulla carta di un cammino che può essere netto per quanto nuovo e difficile, come sempre. Sulla Champions, ha detto bene Garcia. Il Napoli giocherà in casa cinque volte su sei nelle partite di campionato subito susseguenti al girone di Champions. Nello specifico, la prima giornata si incastrerà tra Napoli-Lazio e Genoa-Napoli. La seconda tra Lecce-Napoli e Napoli-Fiorentina, la terza tra Verona-Napoli e Napoli-Milan, la quarta tra Salernitana-Napoli e Napoli-Empoli, la quinta nel tour de force tra Atalanta-Napoli e Napoli-Inter e infine la sesta tra Juventus-Napoli e Napoli-Cagliari.
Il periodo più caldo sembra però essere quello dalla 24esima alla 30esima: in sei giornate Juve, Inter, Atalanta e Milan in un momento del campionato che è decisivo come pochi altri. È stato il momento di Torino-Napoli 0-4, rapportandolo alla stagione appena finita. L'ideale per Garcia sarebbe riuscire ad arrivare in piena competizione Scudetto alla pari delle milanesi (ci fidiamo poco del fatto che il progetto Juve torni già vincente, ndr) a 2024 inoltrato. Solo così - un po' come direbbe Allegri - si potrebbe pensare al rush finale per difendere il tricolore fino all'ultimo dei tre fischi dell'ultima partita (contro il Lecce al Maradona, ndr). Senza aspettative pressanti ma con grande coraggio e fiducia.
Di Mattia Fele
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