Un nuovo gigante proveniente dalla Svezia sbarcherà nella città del calcio: ecco chi è il nuovo colpo dei campioni d'Italia per il centrocampo
Goteborg da tempo gode di una fama prestigiosa, illustre laboratorio nel quale si forgiano giovani talenti all'ordine del giorno. Goteborg, città contraddistinta dal gelo e dal freddo del clima della Svezia, avvolta tra le elevate catene montuose e i numerosi fiumi dai nomi particolari. Da questa terra ghiacciata, dalla patria svedese, arriverà il vice Anguissa, un giocatore dal talento cristallino, un calciatore dalla progressione impressionante, il gigante di Goteborg: Jens Cajuste.
Per lavorare sotto traccia chiedere al Napoli, per lavorare sotto traccia e scovare giovani predestinati bisogna riferirsi al presidente De Laurentiis. Credere che sia stato un azzardo per il Napoli ed essere scettici circa il potenziale di Jens è pura follia. Un fenomeno, un centrocampista box to box, dal cuore diviso tra il gelo artico della Svezia e la bandiera a stelle e strisce americana per le origini del papà. All'età di cinque anni vola in Cina, il primo viaggio alla scoperta del mondo con la passione per il calcio. In terra orientale, in quel di Pechino, inizia la sua avventura calcistica, emergono così per la prima volta le sfaccettature del suo sogno.
Il gigante di Goteborg sbarca a Napoli: Cajuste il nuovo colpo per il centrocmapo
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Cresciuto nel settore giovanile dell'Orgryre, ha esordito in prima squadra il 17 ottobre 2016 disputando l'incontro di Superettan perso 4-1 contro il Sirius. Nel giugno 2018, dopo che il giocatore si era accordato con i danesi del Midtjylland per passare in rossonero a parametro zero a partire dal successivo gennaio, le due società hanno trovato un accordo per un trasferimento immediato. Il 10 gennaio 2022 viene acquistato dal Reims.
Nel corso della sua gioventù aveva patito l'osteocondrite, una malattia la quale può colpire le ossa nella fase di sviluppo. Una malattia che interrotto il percorso di crescita del giovane talento svedese, il quale fu costretto a lasciare il calcio per un anno e mezzo. Coltivò in sordina la sua passione, sfociata poi al termine della malattia, che contraddistinse un momento delicato e complicato della vita di Jens.