editoriali

446 giorni dopo, il Napoli ha in rosa il miglior difensore della Serie A

Alex Iozzi
A quasi un anno e mezzo di distanza, Partenope ha un nuova muraglia pronta a sventare pericoli

66 gol subiti in 48 partite stagionali - tenendo conto di tutte le competizioni: Serie A(48 in 38), Champions League(13 in 8), Coppa Italia (4 in 1, l'infame ottavo di finale con il Frosinone) e Supercoppa Italiana (1 in 2, nella finale perduta all'extratime contro l'Inter) -, quasi tre decine in più in confronto ai dodici mesi precedenti: questa la tremenda statistica che riassume, attraverso pochi numeri, uno dei motivi - se non il principale - che si celano dietro la fallimentare stagione 2023/24 targata SSC Napoli. Una solidità difensiva buttata alle ortiche in data 18 luglio, occasione in cui la dirigenza del Bayern Monaco rende ufficiale l'acquisto di Kim Min-jae, perno centrale della retroguardia ed elemento di rottura del campionato nostrano in favore dell'armata Spalletti, per la modica cifra di 58 milioni di euro. Un addio per cui Rudi Garcia all'alba, Walter Mazzarri nel durante e Francesco Calzona al tramonto dell'annata finiranno col maledire Aurelio De Laurentiis- e soci di quest'ultimo al seguito -, una sofferta - soffertissima, guardando al campo- cessione la cui ferita, chi di dovere, non si è impegnato a sanare fino all'avvento della più recente estate conclusasi da una manciata di giorni.

"L'affare - da 40 milioni - dell'estate": opera a cura di Giovanni Manna

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Luglio - mese, a quanto pare, decretato dal destino - 2024, notte tra giovedì 4 e venerdì 5: Giovanni Manna, neo direttore sportivo azzurro, subentrato a colui il quale non è stato in grado di ripercorrere i fasti di Cristiano Giuntoli, tale Mauro Meluso, è geolocalizzato - presumibilmente - all'estremo Nord dello Stivale, più precisamente nel capoluogo del Piemonte, Torino. Egli sta rinunciando al - meritato, a posteriori - sonno poiché in testa ha un unico obiettivo: dissuadere Alessandro Buongiorno, capitano della sponda granata della città, dal firmare un contratto con l'FC Internazionale Milano - campione d'Italia uscente - e, di conseguenza, convincerlo a trasferirsi, piuttosto, agli antipodi della nazione, alle pendici del Vesuvio. Il fu dirigente juventino intercetta calciatore e procuratore, Giuseppe Riso, all'uscita di un ristorante, laddove i due avevano appena tenuto una cena con l'intento di discutere del futuro imminente del classe '99: il resto, come si suol dire, è storia nota. 40 milioni - ad esser precisi, 35 più bonus - di euro nelle tasche di Urbano Cairo; una sliding door di mercato che permette all'animo di Antonio Conte di trovare la pace, avendo finalmente la certezza di non dover schierare, per i 3/4 dell'anno che segue, una linea di reparto a tre in cui vi è titolare Juan Guilherme Nunes Jesus.

Ma dibattere su esborsi economici è un'operazione per gente superflua; ciò che interessa è la concretezza, rappresentata, in questo caso, da due dati incontrovertibili: i 1513 minuti - da febbraio all'attualità -trascorsi calcando il rettangolo verde senza subire un dribbling - epopea che gli consente di esser posto di fianco ad un colosso del calibro di Virgil Van Dijk, volto principale, sin dal freddo inverno 2017, del Liverpool, capace di non lasciarsi superare da un attaccante rivale per l'intera durata dell'annata 2018/19, e la sola rete - siglata da Ange-Yoan Bonny, centravanti di proprietà del Parma, dagli undici metri - incassata dal Napoli nell'arco di sette gare finora disputate con il numero 4 presente sul terreno di gioco. Le restanti tre marcature concesse dalla compagine campana sono datate 18 agosto 2024, risalenti alla trasferta di Verona, disfatta alla quale la muraglia protagonista del suddetto editoriale non ha preso parte a causa di una distorsione alla caviglia patita in allenamento. Da implementare, inoltre, al discorso esposto poc'anzi una percentuale pari a zero di pericoli giunti nei pressi della porta di cui Alex Meret detiene le chiavi d'ingresso. Non ci è dato sapere - per ovvie ragioni - se "mister 194 centimetri" si rivelerà in grado di poter eguagliare l'operato compiuto da "Kim! Kim! Kim!" con indosso la maglia partenopea; d'altronde, come già pronunciato da molteplici suoi compagni di squadra al termine del trionfo domenicale con il Monza: "È ancora presto". Ma un fattore è reputabile "oggettivo": i nativi della regione più bella del Meridione - e non solo - tricolore possono, 446 giorni dopo l'ultima volta, andare a coricarsi in serenità, coscienti del fatto che il difensore centrale - puro - migliore del campionato - al pari, ad oggi, di Gleison Bremer - difende i colori della terra adottiva de "El mas grande".

A cura di Alex Iozzi

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