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editoriali

Braga-Napoli 1-2, Di Lorenzo da capitano vero. Sospiro di sollievo per Garcia

Gli azzurri rispondono al Real Madrid con una prestazione più che convincente. Segna il capitano, ma è ciò che accade dopo a prendersi la scena

Quella finestra sull'Europa che il Napoli apriva con leggerezza la scorsa stagione, è diventata un crocevia importante per Garcia&Co. Le ultime due uscite contro Lazio e Genoa hanno lasciato l'amaro in bocca ad una città che per un anno tanto si era divertita con le magie dei propri idoli. Gli stessi che pare abbiano perso la bacchetta magica: da Kvaratskhelia ad Osimhen, passando per Lobotka ed Anguissa. Sarà la canzoncina della Champions League a risvegliare il fuoco dei Campioni d'Italia? Partenope non ne ha la certezza, anzi, guardando nell'altra metà campo ci sarà una squadra tutt'altro che semplice: il Braga di Artur Jorge. Garcia si affida ai soliti noti. I portoghesi puntano tutto su Ricardo Horta.

Tutti con Garcia. Tutti con (il) Napoli

La partita ha una valenza doppia per il Napoli, ma è il Braga a partire fortissimo. Proprio con Ricardo Horta che in un fazzoletto di terreno prima si gira e poi punta il mirino: il tiro deviato sibila il palo. Ci sono anche gli azzurri. Che entrano in partita da grande squadra, salendo in cattedra con i propri top player. Dettando ritmi e tempi di gioco. Tempo di gioco che Osimhendivora recuperando palla da un passaggio errato di Fonte, ma serve a poco: spreca tirando sul petto di Matheus. Diventa quasi una sfida tra il nigeriano e l'estremo difensore dei portoghesi. Duello che vince il brasiliano prima al 10' grazie ad una sua prodezza, poi è costretto a ringraziare la traversa per aver bloccato il missile dell'ex Lille. I lusitani giocano e quando possono creano problemi agli azzurri. Infatti, tornano a creare grattacapi al 26' quando Abel Ruiz di testa spedisce di poco al lato. Suona ancora il campanello d'allarme sigillato vicino la porta della squadra di Artur Jorge: al 33' l'arbitro fischia rigore per i partenopei per fallo su Osimhen, poi lo annulla guardando il Var. È il '98 a commettere infrazione di gioco. La muraglia del Braga crolla definitivamente nei minuti di recupero del primo tempo con il secondo gol in stagione di Di Lorenzo che con il sinistro la insacca sotto la traversa. Ma è ciò che accade dopo a prendersi la scena: corsa del capitano italiano in panchina per riunire tutti in un abbraccio lungo e significativo.

La fortuna aiuta Garcia - e non gli audaci

La seconda parte di gioco evidenzia il doppio volto del Napoli. Che creano tanto, ma soffrono maledettamente. Prende misure e terreno, dopo 45', anche Zambo Anguissa: più offensivo del primo tempo. Al 48' sfiora il gol di testa su cross di Zielinski. Al 73' è proprio il polacco a fallire l'occasione del raddoppio sbagliando un semplice appoggio alle spalle di Matheus. Nel mezzo: una grande azione di Osimhen terminata con l'ennesima delusione del nigeriano dopo aver visto il suo destro non inquadrare neanche lo specchio della porta. All 84', dopo il terzo tiro in porta, il Braga trova il pari grazie ad una grande incornata di Bruma. Gioia che dura veramente poco per i portoghesi. Zielinski crossa e Niakate allontana...nella sua porta: intervento goffo e secondo vantaggio del Napoli. Il Braga non getta la spugna ed al 93' accarezza l'idea del doppio pareggio: ma c'è il palo a bloccare la gioia dei tifosi di casa. Termina 1-2 per gli ospiti che viaggiano a pari punti con il Real Madrid. Appuntamento al Maradona il 3 ottobre: sarà Garcia vs Ancelotti.

A cura di Gennaro Del Vecchio

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