La stella
—Oltre alla qualità incredibile di Zirkzee, promosso a terminale offensivo dopo l'addio di Arnautovic, il giocatore più pronto e completo nell'undici di Thiago Motta è senza dubbio Lewis Ferguson. Lo scozzese ex Aberdeen ha tantissima qualità nei tempi di inserimento, nel calcio da fuori, nel recupero alto (-issimo) di palla nel pressing iniziale e può essere il reale problema lì per il Napoli. Nella zona di nessuno, come la chiamava Spalletti. Con il 4-2-3-1 e quindi lo scambio vertice basso-vertice alto, Ferguson sfrutta quegli ultimi 30 metri per fare male alle squadre ma può anche tranquillamente allargarsi in stile mezzala per non dare riferimenti, creando triangolazioni alla Sarri maniera tra sé, il terzino e l'ala. Si tratta di un calciatore per niente banale nel pensiero e anche nelle scelte, spesso precise e intelligenti. Nel Napoli si dovrà vedere più olio nei meccanismi o almeno dei meccanismi, una gestione della palla sicura e superiore a quella del Bologna come accadde in casa contro il Sassuolo alla seconda giornata e soprattutto la capacità di seguire il piano gara, che sia esso fatto di ripartenze rapide o di allargamento delle maglie avversarie col dominio del gioco specie a centrocampo con l'uomo in più (relativamente ndr).
Di Mattia Fele
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